A MENTE FREDDA – Catania, percorso costante all’insegna della discontinuità. Quali rimedi?
Sembrava che la cura Lucarelli avesse sortito effetti positivi, generando una carica di autostima e fiducia ad una squadra che sotto la gestione Tabbiani aveva progressivamente smarrito certezze. Invece il tratto della discontinuità in casa Catania si è riproposto con la solita altalena di prestazioni e risultati che denotano problemi evidenti all’interno dell’organico. Adesso manca […]
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Sembrava che la cura Lucarelli avesse sortito effetti positivi, generando una carica di autostima e fiducia ad una squadra che sotto la gestione Tabbiani aveva progressivamente smarrito certezze. Invece il tratto della discontinuità in casa Catania si è riproposto con la solita altalena di prestazioni e risultati che denotano problemi evidenti all’interno dell’organico. Adesso manca l’ultima gara dell’anno solare da disputare e la classifica parla chiaro: nessuna delle prime dieci classificate ha riportato un numero di sconfitte così elevato.
Un solo ko per la capolista Juve Stabia, due per Picerno e Casertana (entrambe battute anche dal Catania) collocate nei primi tre posti del girone C, tre risultati sfavorevoli per l’Audace Cerignola, quattro per Benevento e Crotone. Anche Avellino (5), Taranto (6) e Giugliano (7) hanno perso meno incontri del Catania finora. Disastroso, poi, il rendimento offensivo del Catania con sole 15 reti all’attivo (solo il Brindisi ha fatto peggio). In compenso la difesa è tra le meno battute del campionato (14 gol, terza migliore del girone C alle spalle di Juve Stabia, Picerno e Avellino).
Soltanto una volta il Catania è riuscito a conseguire due vittorie di fila, proprio con Lucarelli in panchina. Poi si è viaggiato sistematicamente sulle montagne russe. La rosa presenta difetti strutturali che la dirigenza dovrà necessariamente correggere in sede di mercato, individuando le pedine giuste e funzionali alle idee di gioco di Lucarelli, dotando il Catania di gente con personalità e carattere, che sappia gestire le pressioni e dimostri, in ogni istante, di onorare la maglia rossazzurra.
Il calciomercato di gennaio, dunque, potrà venire in soccorso del Catania. Qui entra in gioco il peso della società, chiamata a riparare agli errori commessi in estate, ma anche lo staff tecnico ha il compito di trovare la medicina migliore, lavorando incessantemente su schemi e soluzioni tattiche che agevolino il percorso di ripartenza nel girone di ritorno. Prima, però, testa al Benevento. Riscattando la prova opaca di lunedì sera con grinta, cuore e la necessaria cattiveria agonistica.
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