Crac Ecology Group, c’è la sentenza: tre anni e sei mesi all’amministratore per i bonifici alla srl
foto da Quotidiani locali
PORDENONE. Sei anni dopo il fallimento di del Consorzio stabile ecology group, società specializzata nelle pulizie industriali che nel periodo d’oro contava 900 dipendenti e fatturati importanti, l’allora amministratore Andrea Manfellotti, nato a Giugliano in Campania, residente a Sacile, è stato condannato a tre anni e sei mesi.
Il tribunale collegiale presieduto da Eugenio Pergola l’ha ritenuto responsabile della distrazione di denaro e beni d’impresa pari a 485 mila euro, cifra che è stata riconosciuta come provvisionale alla curatela fallimentare, costituitasi parte civile con l’avvocato Serena Giliberti, insieme a 50 mila euro di danno morale.
Il consorzio è stato dichiarato fallito dal tribunale di Pordenone il 3 marzo 2017. La procura ritiene però che l’azienda fosse già decotta fin dal 2010. Gli inquirenti hanno chiamato in causa Manfellotti nella veste di amministratore di diritto, presidente del comitato direttivo dall’11 maggio 2001 e fino al 1° luglio 2014 e successivamente amministratore di fatto fino al fallimento.
L’indagine della guardia di finanza era stata coordinata dall’allora procuratore Raffaele Tito. Manfellotti, difeso dall’avvocato Giuseppe Scafuro, era accusato di aver cagionato per effetto di operazioni dolose il fallimento della società, omettendo sistematicamente il versamento di imposte e contributi previdenziali e gli obblighi dichiarativi, tanto da determinare un debito progressivo verso l’Erario che ha causato lo stato di dissesto irreversibile della compagnia.
Questa accusa, però, non ha retto il vaglio del collegio, che ha assolto Manfellotti da questa imputazione e da quella di aver sottratto beni mobili e attrezzature per 446 mila euro.
Erano contestate all’amministratore anche ipotesi di distrazione di denaro e beni dell’impresa: fra il 2011 e il 2012, i finanzieri hanno registrato bonifici alla società Reale immobiliare srl, che faceva capo allo stesso Manfellotti, per 485.500 euro. Fatti che sono costati una condanna a 3 anni e sei mesi. Una volta note le motivazioni, la difesa di Manfellotti valuterà il ricorso in appello.