Il Venezia pareggia a Piacenza contro la Feralpisalò
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foto da Quotidiani locali
L’ultima gara dell’anno del Venezia finisce con un pareggio a Piacenza per 2-2 contro la Feralpisalò. Gli arancioneroverdi giocano una brutta partita, per ben due
volte vanno sotto grazie alla doppietta di uno scatenato Compagnon, ma hanno la forza di recuperare prima con il rigore di Pohjanpalo e poi con l’incornata di Altare. Un bottino povero nelle ultime quattro partite giocate dalla squadra di Vanoli con solo due punti raccolti, ma al giro di boa i punti complessivi comunque sono tanti con 35 e il secondo posto in classifica in coabitazione con il Como vincente per 2-1 sul campo del Cosenza.
Le scelte
Vanoli, dopo il pareggio interno con il Lecco, mischia le carte e ripropone in attacco dal primo minuto Pohjanpalo inserendo anche Bjarkason a centrocampo sulla corsia di destra.
Rientra Busio che insieme a Tessmann giocano da mediani, Ellertsson parte largo a sinistra. Confermata - invece - la difesa a quattro che da destra a sinistra si schiera con Candela, Altare, Sverko e Zampano. Tra i pali gioca Joronen. Durante il riscaldamento si è fermato Johnsen che inizialmente doveva essere nell’undici titolare. La Feralpi conferma in blocco lo stesso 3-5-2 vittorioso a Marassi contro la Sampdoria.
Ritmi bassi e fase di studio
I primi venti minuti sono caratterizzati da ritmi lenti e una lunga fase di studio anche se è il Venezia a tenere maggiormente il possesso palla senza mai pungere fatto salvo per un’incursione di Bjarkason imbeccato da un filtrante di Pohjanpalo, ma il tiro dell’islandese finisce alto sopra la traversa.
Passa la Feralpi
Dopo la mezz’ora la Feralpi alza il baricentro e prima con Di Molfetta su punizione costringe Joronen a una parata con deviazione in angolo. Sullo sviluppo del calcio del corner Compagnon di testa segna il punto del vantaggio della formazione lombarda.
Reazione e rigore
Nel recupero Pohjanpalo trova il rigore: un suo tiro viene respinto con la mano da Ceppitelli, penalty enneccpibile. Dal dischetto il bomber finlandese è glaciale
e batte Pizzignacco per la rete del pareggio.
Difesa a tre
Dopo l’intervallo, Vanoli cambia, dentro Svoboda, al suo esordio, e fuori l’ammonito Candela. Arancioneroverdi che si schierano con una sorta di 3-5-2.
Errore
Un errore clamoroso di Zampano, davvero una grave ingenuità considerando la sua esperienza, permette ai bresciani di tornare in vantaggio. Il laterale del Venezia aspetta che la palla esca e subisce la pressione di Felici che finisce con il rubargli palla e aggirarlo, sfera a rimorchio per Compagnon che in area
insacca.
Nuova reazione e pareggio
I ragazzi di Vanoli provano a reagire: prima la traversa su punizione di Tessmann al 17’ del secondo tempo con un destro tagliato. Da un calcio d’angolo arriva il pareggio di testa di Altare a un quarto d’ora dalla fine. Il Venezia di affida soprattutto alle giocate di Tessmann, il centrocampista statunitense piazza un’altra botta da fuori area che sfiora il palo. I leoni ci provano fino alla fine, ma non riescono a trovare il gol vittoria. A Piacenza finisce 2-2.