Tanti turisti in giro a Mantova, ma con i musei chiusi
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La gente ha chiuso le festività con una passeggiata in centro. Pochi visitatori al Ducale e al Te
Un Santo Stefano grigio non ha scoraggiato turisti e visitatori occasionali per una puntatina in città prima di mettere in archivio anche il Natale e proiettarsi sul Capodanno. Ieri fino a sera le strade e le piazze di Mantova si sono animate di persone per l’immancabile passeggiata conclusiva delle festività, quella che fa smaltire gli ultimi pasti abbondanti. Affollato anche il mercatino di piazza Virgiliana, nell’ultimo giorno di apertura.
Musei chiusi
Un po’ meno gettonati i musei cittadini, questa volta in un certo senso snobbati dai turisti. Il giorno di Natale sia il Ducale che Palazzo Te erano chiusi, mentre alla Vigilia e ieri sono stati pochi, rispetto al solito, coloro che hanno scelto l’arte e la cultura per chiudere in bellezza le festività. I dati parlano di 732 biglietti staccati ieri al Ducale e altri 750 il giorno della Vigilia. Per quanto riguarda Palazzo Te, il Comune ha diffuso solo il dato aggregato dal 22 al 26 dicembre sia per Palazzo Te che per Palazzo San Sebastiano e il Famedio. La reggia estiva dei Gonzaga ha fatto registrare 2.747 visitatori, poco più di 680 al giorno; il museo Mantova collezioni antiche di Palazzo San Sebastiano è stato visitato, in quattro giorni, da 702 persone, mentre il Famedio, tempio di Leon Battista Alberti, da 349. Come detto, sia i musei comunali di Te, Maca e Famedio sono rimasti chiusi nel giorno di Natale, così come il Ducale che, a differenza di altri musei statali, non è riuscito ad organizzare il servizio di sorveglianza, come caldamente raccomandato in tutt’Italia dal ministro per i beni culturali Gennaro Sangiuliano.
Alberghi e ristoranti
Tutto come previsto sul fronte gastronomico e dell’accoglienza. La Vigilia, Natale e Santo Stefano si sono confermati i giorni delle tavolate in famiglia e al ristorante per antonomasia. Le previsioni sono state rispettate: «Il Natale è il nostro Ferragosto, abbiamo lavorato tanto _ afferma Giampietro Ferri, presidente della Federazione pubblici esercizi aderente a Confcommercio _ Pressoché tutti i locali hanno fatto registrare il tutto esaurito. Pochi quelli che hanno voluto mantenere la tradizione familiare di chiudere il giorno di Natale, ma poi ieri hanno riaperto regolarmente». Soddisfatti anche gli albergatori. Dice Gianluca Bianchi, presidente di Federalberghi provinciale: «Il Natale è stato tranquillo ma da oggi e fino al 4 gennaio i nostri hotel avranno un tasso di occupazione tra il 70 e l’80%. Per l’ultimo dell’anno abbiamo il tutto esaurito. Abbiamo la fondata speranza di fare bene fino all’Epifania, anche se la gente prenota all’ultimo momento. Ma i segnali sono buoni...».