Go!2025 da promuovere: un Piano da 14 milioni per l’azione di marketing
GORIZIA. Non basta il calendario degli eventi che deve (ancora) essere dettagliato dall’organismo sloveno Go!2025, fresco del cambio del direttore. Così come non bastano i tanti lavori pubblici progettati e in piedi per trasformare e render più accogliente, questo è l’auspicio, il capoluogo isontino.
Forse, ancora più importante dei suddetti aspetti è la promozione: bisogna saper “vendere” il prodotto Gorizia/Nova Gorica e far conoscere quest’area di confine, le sue caratteristiche uniche, le bellezze, le curiosità. Ci vuole, insomma, un apparato di marketing poderoso. Non a caso, lo stesso arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli, parlando al Piccolo nei mesi scorsi, aveva auspicato una politica «di attrattività» più marcata. Aveva raccontato un aneddoto: «Mi è capitato, l’altro giorno, di andare alla Transalpina: non ci sono cartelli e le foto sono illeggibili. Si faccia entrare Gorizia nel circuito turistico, anche con le gite scolastiche, ma dalla porta principale».
Il maxi-stanziamento e le prossime tappe
Detto e fatto. La Regione ha fatto l’ennesimo sforzo, stanziando qualcosa come 14 milioni di euro. Tanti soldi che rendono felice l’amministrazione comunale e, al tempo stesso, fanno venire le vertigini al centrosinistra. Ma andiamo con ordine. «Ringrazio di cuore il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, e la Giunta regionale per il considerevole stanziamento di 14 milioni di euro destinati alla promozione di Go!2025. Si tratta dell’ennesima dimostrazione della costante attenzione dell’esecutivo regionale per Gorizia e la sfida che ci attende». Così, il sindaco Rodolfo Ziberna esprime la sua soddisfazione e gratitudine per l’importante allocazione, annunciata nel corso della I Commissione integrata dall’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli.
Dettagli di spesa ancora da definire
Ma a cosa serviranno, stringi stringi, tutte queste risorse? In questo momento, è impossibile entrare nel dettaglio ma, a proposito della destinazione del finanziamento, il primo cittadino chiarisce: «I fondi in questione serviranno in particolare a un settore strategico quale quello del marketing e della promozione. Aspetti questi fondamentali per assicurare la dovuta visibilità, anche in ambito internazionale, alla Capitale europea della Cultura e a quello che rappresenterà per tutto il nostro territorio. In questo modo, potremo attrarre visitatori ma anche distinguerci tra le destinazioni turistiche di richiamo negli anni successivi al 2025». Quindi, pubblicità, un tam tam continuo, iniziative per far comprendere che, in quest’area, ci sono tante cose da vedere.
Le riserve e il monito dell’opposizione
Il Partito democratico, a livello regionale, qualche riserva ce l’ha. «Dopo l’incarico “sartoriale”, cucito dalla Regione a favore del direttore del Consorzio turistico tarvisiano Claudio Tognoni, la prossima nomina di un consulente marketing per il Comune (l’ennesimo) e la recente nomina di un nuovo assessore che si occupa di Go!2025 (Patrizia Artico, ndr), la Regione stanzia, con la legge di stabilità 2024, altri 14 milioni per i grandi eventi».
A prender posizione è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Diego Moretti. Che parla di una «cifra enorme». «L’assessore regionale Sergio Emidio Bini, a seguito della presentazione di un emendamento che proponeva il trasferimento di tali fondi al Comune di Gorizia e rispondendo a una mia sollecitazione in aula che reclamava cautela e attenzione trattandosi di risorse pubbliche, ha dichiarato - polemizza l’esponente dem - che un importo così significativo sarà gestito da PromoturismoFvg, partecipata dalla Regione e garanzia di terzietà e controllo rispetto a un fantomatico coordinatore (Tognoni, appunto) dei grandi eventi per conto della Regione, il cui ruolo ancora non è ben chiaro».