Bimba castiglionese di 2 mesi muore di bronchiolite 

Il decesso all’ospedale di Desenzano dove è arrivata in gravi condizioni

Una bimba di appena due mesi è morta sabato 6 gennaio all’ospedale di Desenzano. La prima diagnosi parla di bronchiolite, l’infezione alle vie respiratorie che in queste settimane sta avendo il suo picco in Italia. La piccola, secondo quanto riferito, sarebbe giunta in ospedale già in condizioni critiche e il decesso è avvenuto in Pediatria. Ulteriori accertamenti sono stati disposti per confermare questa diagnosi.

I castiglionesi si stringono alla famiglia

Forte cordoglio si è diffuso nella comunità castiglionese, ed in particolare nella frazione di Gozzolina, dove la piccola viveva con i genitori ed un fratellino che frequenta la prima elementare. I genitori sono entrambi originari della Romania, da dove si sono trasferiti quasi un decennio. Il padre lavora con il fratello come operaio impiantista in una azienda di montaggio e installazione pannelli fotovoltaici.

Nei giorni scorsi la piccola non si era sentita bene, ma il peggioramento delle condizioni è avvenuto in modo repentino, non lasciando ai genitori se non il tempo di portarla in ospedale. È stata scelta la vicina Desenzano in quanto il padre aveva abitato lì per qualche tempo.

Le parole del primario di pediatria

L’allerta per le infezioni delle vie respiratorie, soprattutto nei bambini era stato lanciato già da alcune settimane. E nei giorni scorsi la situazione era stata così descritta al Carlo Poma di Mantova dove il reparto di pediatria è saturo a giorni alterni « È così - ha confermato il primario Silvia Fasoli - siamo pieni di polmoniti e bronchioliti, mentre il Covid tra i più piccoli si mantiene nella media. Le bronchioliti sono diffuse tra i bambini sotto i due anni di età, mentre le polmoniti, con casi anche piuttosto importanti, le abbiamo riscontrate tra i più grandi. Dopo il Covid, come successo negli ultimi due anni c’è stata una vera esplosione di virus respiratori sinciziali, responsabili delle bronchioliti». Il motivo della recrudescenza di questi virus respiratori è presto detto. «Per tre anni abbiamo usato le mascherine e l’influenza era quasi scomparsa, poi quando le abbiamo levate il nostro fisico non aveva più sviluppato gli anticorpi necessari». Il primario sottolinea che rispetto agli ultimi anni c’è stato un aumento dei ricoveri e anche i sintomi sono più severi. Una settimana fa a Napoli una bimba è morta di bronchiolite fra le braccia del padre.

Il quadro dell’influenza

Secondo il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità nell’ultima settimana del 2023 l’incidenza delle sindromi simil-influenzali in Italia è stabile. Nella 52° settimana dell’anno scorso l’incidenza è stata di 17,5 casi per mille assistiti (17,7 nella settimana precedente). I mantovani al letto con l’influenza sono al momento più di settemila (erano 5mila a metà dicembre). All’aumento concorrono diversi virus respiratori e non solo quelli dell’influenza, sebbene la circolazione di questi ultimi sia in aumento. L’incidenza è in aumento nei bambini al di sotto dei 5 anni ed è pari a 48,7 casi per mille assistiti (47,5 nella settimana precedente), stabile in adulti e anziani.