Passaporti, a Cittadella prenotazioni in tilt: «Date bruciate in pochi minuti»
Passaporti, da diritto a odissea. Anche all’ombra delle mura di Cittadella è andato in scena l’ennesimo capitolo della saga che vede troppi cittadini fare i conti con la difficoltà di ottenere in tempi brevi il passaporto o il rinnovo del documento necessario per uscire dall’Unione Europea. Il municipio da tempo ha messo in campo una possibilità: aprire gli spazi di Palazzo Mantegna perché la Questura possa avvicinarsi e far avere i passaporti ai cittadini.
Venuti a conoscenza dei nuovi slot dello sportello, in tanti sono accorsi: la prenotazione si apriva alle 13 del 2 gennaio ma gli accessi fin dalle 12.30 sono stati così tanti che il sistema è andato in panne. Poi la cosa si è risolta, a disposizione c’erano 5 date e le disponibilità sono state “bruciate” in pochi minuti.
La prossima chance è ancora da individuare e – nel frattempo – in molti nell’Alta dovranno armarsi di santa pazienza. Sui social è esplosa la polemica: «La richiesta di un passaporto è un diritto e non un favore concesso da qualcuno. Ovvio che il Comune poco o nulla ci può fare, come in molti altri casi. È semplicemente una delle tante vergogne italiote», ha osservato l’ex consigliere comunale M5s Loris De Poli. C’è chi ha usato toni più concilianti: «Io ho prenotato – tramite il portale della Questura – ancora a luglio 2023, ho appuntamento per la settimana prossima. Si sa perfettamente che i tempi sono lunghi, ma chi non ha reali urgenze – che non deve giustificare con nessuno, sia chiaro – prenota quando trova e poi, semmai, scrive alla Questura per chiedere se sia possibile anticipare». Prevale un sentimento di rabbia: «Una vergogna.
Per fortuna dicono che l’Italia è un Paese libero: non siamo nemmeno più padroni di ottenere i nostri documenti di riconoscimento, terzo mondo».
Il sindaco Luca Pierobon ha reso trasparenti i numeri: «Le prenotazioni sono 83, delle quali il 47% di Cittadella e il restante degli altri Comuni. Il servizio è gestito dalla Questura e questi sono i posti che hanno messo a disposizione.
Ritengo che la Questura vada ringraziata per aver cercato di limitare lo spostamento almeno di alcuni cittadini.
Capisco anche che ci sia questo vizio tutto italiano che, se non riesco ad avere un servizio io, è giusto che anche gli altri non ce l’abbiano. La procedura è andata in tilt a causa dei numerosi accessi avvenuti prima dell’apertura delle prenotazioni per tentare di prendere il posto».
Ma esiste una soluzione per evitare di attendere mesi? Pierobon fa una premessa: «Sarei curioso di sapere quante delle persone che criticano il servizio abbiano l’effettiva necessità di avere il passaporto in tempi brevi». E poi aggiunge: «Potete tranquillamente scrivere alla mia mail, perché la Questura fissa l’appuntamento a tutti quelli che hanno necessità per lavoro o per viaggi prenotati».