Malavicina si ferma per l’ultimo saluto a Casari
Gli amici del paese e chi, con lui, condivideva la passione per il lavoro nei campi. I familiari stretti e il mondo del calcio dilettantistico, al quale dedicava buona parte del suo tempo libero. Erano in tantissimi, la mattina del 6 febbraio, a dire addio a Giorgio Casari, l’agricoltore di 67 anni di Belvedere morto l’1 febbraio in un incidente sulla strada tra Roverbella e Valeggio Sul Mincio.
«Questo non è un addio ma un arrivederci» ha detto don Antonio Frigo durante la messa, celebrata con il parroco – don Giovanni Battista Volta – nella chiesa di Malavicina. Gremita la chiesa, pieno di persone anche il sagrato. Molto partecipate anche le preghiere del rosario.
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Casari allevava galline ovaiole, attività che portava avanti insieme con il suo socio storico, Gino Avesani, e con il figlio maggiore Mattia, che aveva seguito le sue orme nel mondo dell’agricoltura. Era molto legato al suo lavoro, a cui si dedicava con grande passione, ed era socio, da sempre, della Coldiretti di Mantova.
L’incidente che gli è stato fatale è avvenuto l’1 febbraio intorno alle 15. Casari stava viaggiando sulla strada regionale 259 a Valeggio sul Mincio, diretto a Roverbella. Con il suo furgone, probabilmente per un malore, è andato a sbattere violentemente contro il camion che viaggiava davanti a lui e non ha avuto scampo: è morto sul colpo.