Monfalcone blindata dalla Polizia, controlli a tutto campo estesi fino a Ronchi e Gorizia
MONFALCONE La città s’è svegliata con la curiosità di sapere cosa stesse succedendo. Non è certo passata inosservata la massiccia presenza di agenti della Polizia, in divisa e tenuta borghese, alle prese con un’intensa attività di controllo. In assetto operativo, a “setacciare” il territorio, “spulciare” documenti di identità, piuttosto che infilarsi tra i vagoni dei convogli ferroviari, a “presidiare” anche la viabilità, considerando pure locali in ordine ad aspetti amministrativi, circa il possesso di licenze di Polizia.
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Una vasta operazione, all’insegna dei servizi straordinari, che oltreché a Monfalcone s’è estesa a Ronchi dei Legionari e a Gorizia. Un impatto significativo, anche in termini di presenza delle forze dell’ordine, a infondere la vicinanza ai cittadini.
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L’operazione firmata dal nuovo questore
Quella di mercoledì 7 febbraio ha rappresentato la prima di una serie di “monitoraggi”, finalizzati alla prevenzione e al contrasto alla criminalità diffusa, all’immigrazione irregolare, allo spaccio e al consumo di stupefacenti.
Operazione “firmata” dal nuovo questore Luigi Di Ruscio, nel porre adeguata attenzione disponendo controlli su vasta scala. Il questore ha dato il senso di questa attività: «Il nostro scopo è quello di reprimere i reati, ma soprattutto prevenirli, aumentando la sicurezza percepita, oltre che reale, dei cittadini. L’obiettivo è quindi raggiungere la percezione della sicurezza, di un ambiente controllato e sicuro. I controlli eseguiti lo hanno confermato. Saranno attività periodiche e costanti».
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Mercoledì di primo mattino, in piazzale della Stazione le forze dell’ordine sono salite su un treno regionale, con fermata a Monfalcone. Hanno eseguito le verifiche dei documenti d’identità tra i passeggeri e contestualmente i controlli anti-droga, al seguito un pastore tedesco con il suo fiuto “addestrato”.
Hanno vagliato pure i documenti di uno straniero appena sceso dal treno. Attività diffusa, in città. In via Rosselli e in via Boito, all’altezza dei magazzini Delta Abbigliamento, i controlli stradali, come a Ronchi, dove la Polizia si è posizionata nell’area del Trieste Airport.
I controlli
Mattinata, dunque, di mobilitazione. La ratio è quella di elevare la sicurezza urbana nella provincia. Oltre ai centri cittadini e alle stazioni ferroviarie, sono stati controllati parchi e aree verdi, e quindi le direttrici stradali maggiormente trafficate in entrata e uscita dai territori comunali, comprese le zone dove sono emersi potenziali rischi per la cittadinanza. A dare la misura della giornata sono i numeri forniti.
La Questura di Gorizia ha coordinato circa 200 operatori dalle diverse articolazioni della Polizia di Stato, «per un approccio globale e sinergico». Assieme agli agenti in servizio presso la Questura, hanno partecipato pattuglie della Stradale, della Polizia ferroviaria, della Polizia di frontiera e della Polizia postale, le Unità cinofile antidroga della Questura di Padova, equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine di Bologna e Milano e con la collaborazione della Polizia locale di Ronchi.
L’esito
Complessivamente sono state identificate oltre 380 persone e controllati 200 veicoli. Sei le violazioni al Codice della Strada principalmente rispetto allo stato di sicurezza dei veicoli e al mancato uso delle cinture di sicurezza. Controllati inoltre 12 esercizi commerciali, di cui 9 bar, un locale di intrattenimento videolottery e 2 minimarket etnici.
Tre sono state le persone indagate in stato di libertà, due per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere, uno per violazione delle norme in materia di immigrazione.
Prossimi passi
Ulteriori servizi di controllo volti a prevenire fenomeni delittuosi, anche segnalati dai cittadini, saranno programmati nei prossimi mesi, anche in altre aree dell’Isontino.