Basket A2, la meteora Cole saluta e va in Kosovo: anche lui è stato utile alle Ueb
CIVIDALE. Goodbye Mr. Cole, stavolta è davvero ufficiale. «La UEB Gesteco Cividale comunica di avere risolto consensualmente l'accordo in essere con l’atleta Vincent Cole»: così la società gialloblù, mercoledì 28 febbraio, attraverso i suoi canali di riferimento social.
Ai saluti quindi l’americano del South Carolina, rilevato ormai in pianta stabile dal connazionale ex Brindisi Lamb. Già scritto da un po’ in virtù dell’arrivo di quest’ultimo in Friuli, a fine dicembre, l’addio del classe ‘98 si era protratto a causa della squalifica di due turni che Lamb portava in dote dalla precedente esperienza italica nonché, e soprattutto, per via dei problemi al polpaccio sofferti dall’“Agnello” del Queens a gennaio.
Così, dopo un incontro di congedo d’applausi, lo ricorderete, a Rimini, ecco il buon Cole nuovamente tirato in ballo a Bologna per un bis in puro stile rockstar.
«Vincent Cole!» il grido della “marea gialla” al PalaDozza mentre il beniamino di turno provava, da professionista esemplare, a caricarsi sulle spalle una squadra, di fatto, non più sua.
18 i punti segnati dalla guardia a stelle e strisce in quell’occasione: niente male, per un ragazzo già conscio del proprio destino.
Paga l’inesperienza, il giovane Cole, al debutto quest’anno in Italia; paga il momento di arrivo tra le Eagles, coinciso forse con il periodo più buio in questa complessa stagione dei gialloblù.
Nonostante le difficoltà di ambientamento – non tanto in città, dove il ragazzo si è fatto subito ben volere, quanto rispetto agli schemi di coach Pillastrini –, Cole il suo onesto lavoro l’ha fatto.
A Rimini, come detto, s’è rivelato decisivo per la conquista di due punti che, al termine della fase a orologio, potrebbero rivelarsi decisivi.
La sua miglior gara nel match vinto di fronte a Forlì: 14 punti, 7 rimbalzi, lo scalpo della capolista in saccoccia. Salutato con affetto dal tifo UEB, ora Cole si accaserà in Kosovo, al KB Ylli.