“Undici morti in un attacco israeliano su Rafah”. Tel Aviv annuncia “pause umanitarie”
“Almeno dieci palestinesi sono stati uccisi oggi in un attacco aereo israeliano che ha colpito una tenda a Rafah”. Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato a Reuters online che l’attacco aereo ha avuto luogo su un’area dove si erano rifugiati palestinesi sfollati, fuori dall’ospedale emiratino nel sobborgo di Tel Al-Sultan […]
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“Almeno dieci palestinesi sono stati uccisi oggi in un attacco aereo israeliano che ha colpito una tenda a Rafah”. Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato a Reuters online che l’attacco aereo ha avuto luogo su un’area dove si erano rifugiati palestinesi sfollati, fuori dall’ospedale emiratino nel sobborgo di Tel Al-Sultan a Rafah, nel sud di Gaza. Il ministero della Sanità di Gaza ha detto che tra le vittime c’è anche un medico che lavorava nell’ospedale. Per Al-Jazeera parla di “undici morti e 50 persone ferite”. Intanto l’esercito israeliano – come scrive su X il portavoce militare Avichay Adraee – ha annunciato oggi una serie di ‘pause umanitarie’ di quattro ore ciascuna per consentire alla popolazione di due località situate nel sud della Striscia di Gaza – Rafah e Dir el-Balah – di provvedere ai rifornimenti necessari. A Rafah quelle pause saranno osservate oggi, domani e giovedì nei rioni Jneia, Salam e Sultan. A Dir el-Balah la sospensione delle attività militari avrà luogo lunedì, martedì e mercoledì nei rioni Jaffa, Sheikh Yamani e Salam.
A Rafah, riferiscono fonti locali, permane una situazione di emergenza costante dopo che – su pressione dell’esercito israeliano – vi sono sfollati oltre un milione di palestinesi originari da altre zone della Striscia. A Dir el-Balah, aggiungono le fonti locali, la situazione è invece ancora sotto controllo anche perché ancora non vi sono penetrate le forze di terra israeliane, che pure sono impegnate nella vicina Khan Yunis. Gli Stati Uniti hanno iniziato il lancio di aiuti a Gaza da aerei militari: tre C-130 dell’Air Forces Central hanno lanciato a Gaza 66 pacchi contenenti circa 38.000 pasti alle 8.30 ora americana, le 14.30 in Italia, secondo quanto hanno riferito due funzionari Usa al Washington Post.
Sul fronte diplomatico fonti della sicurezza egiziana annunciano ad Al Arabiya che domenica riprenderanno al Cairo i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza e lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi. “Si ragiona su una lunga tregua a Gaza e sullo scambio – dice la fonte – ma per raggiungere l’accordo occorre stabilire il ritiro di Israele dal nord di Gaza e il rientro degli sfollati”.
Secondo il giornale al-Arabi al-Jadid, citato da media israeliani, Hamas respingerebbe la richiesta israeliana di sapere quanti degli ostaggi tenuti prigionieri a Gaza siano ancora vivi. “Hamas e la resistenza – ha affermato la fonte raggiunta dal giornale – non consegnerà alcuna informazione circa i prigionieri senza che sia pagato un prezzo. Non accettiamo il condizionamento richiesto da Israele fra la consegna di quella lista e la ripresa delle trattative sul cessate il fuoco”. Venerdì l’ala militare di Hamas ha pubblicato su Telegram un video in cui annunciava la morte di sette ostaggi e sosteneva che “può superare i 70” il numero complessivo degli ostaggi morti “a causa dei bombardamenti” israeliani. Gli ostaggi a Gaza sono 134.
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