Ecco le sculture di Pacor nel centro di Monfalcone:«Porto l’idea di bellezza»
foto da Quotidiani locali
È una singolare figura di amazzone alta oltre due metri e mezzo quella che da qualche giorno introduce la Galleria comunale d’Arte contemporanea in piazza Cavour. È una delle tre sculture in bronzo che l’artista Giovanni Pacor ha deciso lo scorso anno di donare al Comune di Monfalcone, individuando assieme all’amministrazione i luoghi del centro in cui inserirle. Un “regalo” del valore di 150 mila euro, che l’ente ha completato con una spesa di 21 mila euro per i basamenti.
Per l’amministrazione comunale in particolare le due opere poste ai capi di corso del Popolo sono un tassello del progetto per la caratterizzazione come “via dell’arte”, funzionale al rilancio dell’arteria del centro. Per Giovanni Pacor l’installazione delle statue ha suggellato invece quello che definisce «una specie di matrimonio con la città, un rapporto in cui ognuno dona qualcosa all’altro».
«Da parte mia si tratta di un’idea di bellezza, mentre le opere prendono una vita diversa in uno spazio pubblico ed è questa la possibilità che mi è stata data», spiega. Pacor ne è convinto in particolare per la “Mula bisiaca”, che, affiancata da un cagnolino, tiene nella mano il collo di una “raza” ed ha trovato il suo spazio alla congiunzione tra piazza della Repubblica e corso del Popolo, dove chi è diretto verso viale San Marco o la stazione ferroviaria non potrà non accorgersi della “donna gallo”.
La scultura posta in piazza Cavour è quella di maggiori dimensioni: posta sul basamento che va a completarla, innalzandola inoltre a sufficienza per non creare interferenze con il transito dei pedoni, supera i tre metri. «Ho tante opere e quindi ho pensato al piacere di lasciare dei lavori in giro perché le persone possano fruirne e goderne, soprattutto i bambini», ha detto a giugno dello scorso anno, spiegando il perché della donazione effettuata al Comune di Monfalcone.
È stato lo stesso artista a contattare l’assessore alla Cultura Luca Fasan, «mettendolo forse in imbarazzo», anche perché la volontà è parsa quella di dare un seguito a questa prima donazione. «Queste opere poi diventeranno parte della città, la gente si abituerà alla loro presenza e non ci farà caso – ha aggiunto Pacor –, ma la bellezza e l’arte influiscono in ogni caso nella costruzione di noi come persone». Sono tre i valori fondamentali, ha aggiunto sabato vicino alle sue opere: bellezza, verità e il bene.
«Quello che un artista fa – ha aggiunto – nasce comunque dal disegno inconsapevole». Le sue figure, in bronzo e vetro, terracotta e marmo, sono però la rielaborazione di un mondo interiore ancorato a un solido percorso di studio e di “tirocinio”. «Tra sogno e simbolismo Pacor ci propone la sua visione, nella quale l’afflato artistico prevale sul razionale pensiero e genera opere di straordinario impatto emotivo – ha commentato l’assessore alla Cultura Luca Fasan – È stato un onore aver ideato e collaborato con l’artista e la giunta a un simile progetto per la nostra città».
La “via dell’arte” comunque ospiterà anche installazioni temporanee, che cambieranno costantemente, per offrire proposte sempre diverse e creare un percorso che muti periodicamente. Resta ferma anche l’idea di installare un portale per la promozione delle attività turistico-culturali della città.