Quattro chiacchiere con… Luca Nigro (Bologna Sport News)
Abbiamo scambiato alcune battuto con il collega ed amico, Luca Nigro, direttore di “Bologna Sport News” ed editore de “Il pallone gonfiato”. Con lui un focus sul prossimo avversario:
Arriva il Bologna con un entusiasmo addosso che, immaginiamo, non si vedesse da tempo. Quanto inizia la piazza a credere al sogno Champions?
Si a Bologna questo tipo di entusiasmo mancava da oltre vent’anni. Già dalla scorsa stagione, con l’arrivo di Thiago Motta, si intuiva che qualcosa stava cambiando. Sicuramente in molti ad agosto si aspettavano di lottare per un posto in Europa, ma nemmeno il più inguaribile ottimista, me compreso, poteva minimamente pensare di stare tra le prime quattro a undici giornate dalla fine. La piazza ovviamente a questo punto ci crede ed è convinta di potersela giocare fino all’ultima giornata.
Do per scontato che nessuno potesse immaginare un’annata cosi. A tuo avviso quale è stato il vero click positivo dell’annata?
Credo che il pareggio in rimonta contro l’Inter in ottobre abbia fatto scattare nella squadra quel click positivo al quale ti riferisci. Rimontare due gol ai nerazzurri a San Siro e in quel modo ha fatto accrescere la consapevolezza di poter fare risultato con chiunque e in qualsiasi stadio. Le ultime vittorie in trasferta a Roma e Bergamo ne sono un esempio.
Raccontaci un pò di Thiago Motta, allenatore che adesso ha davvero dimostrato a tutti il suo valore…
Thiago a Bologna ha trovato l’ambiente giusto per poter mettere in pratica le sue idee di calcio che sono molto diverse dal concetto italiano. Lui brasiliano cresciuto calcisticamente in Spagna, ha un’idea ben precisa di gioco palla a terra e continue verticalizzazioni. In alcuni movimenti dei giocatori e di posizione in campo in fase di possesso e di pressione senza palla, rivedo però gli ideali di Gasperini che lui ha avuto da tecnico ai tempi del Genoa. Per il resto è un ragazzo alla mano, educato e con i piedi per terra nonostante da calciatore in carriera abbia vinto tutto.
Ad Empoli mancherà Zirkzee, quanto pesa la sua assenza?
Sicuramente l’assenza dell’olandese peserà perché con lui in campo il Bologna riesce a giocare in modo molto più propositivo e con un alta qualità. Odgaard e Castro hanno altre caratteristiche, Joshua è un attaccante che partecipa molto alla manovra, disegna calcio e assiste i compagni mentre il danese e l’argentino attaccano più la profondità. Lì davanti Motta dovrà necessariamente inventarsi qualcosa di diverso.
Quali le impressioni sull’Empoli e, cabala a parte, cosa teme il Bologna maggiormente?
L’Empoli con l’arrivo di Nicola ha di fatto cambiato passo ritrovando i risultati che gli erano un pò mancati nella prima parte di stagione. Credo che la rosa sia competitiva e che delle squadre laggiù sia una delle più attrezzate. Il Bologna a mio parere deve temere la voglia di rivalsa degli azzurri dopo le due sconfitte con Cagliari e Milan, il reparto d’attacco che a me piace molto per qualità e direi anche la cabala, visto che il Castellani ai rossoblù storicamente non porta bene.
Ti chiedo il possibile undici rossoblù di venerdi sera…
Direi che il Bologna dovrebbe schierarsi con un 4-3-3 che in alcuni momenti della gara diventerà un 4-2-3-1 ma anche un 4-2-4. Ti avverto mettendo un pò le mani avanti: è più facile fare un 6 al Superenalotto che indovinare un undici di Motta visto che lui ci ha abituato a cambiare anche il portiere lasciando aperta la competizione in qualsiasi ruolo. Detto ciò, provo a pensare alle sue scelte rispetto all’avversario che avrà di fronte: Skorupski in porta, Posch, Beukema, Lucumì e Kristiansen la linea a 4 difensiva. Fabbian, Freuler e Ferguson in mezzo al campo. Orsolini, Odgaard e Saelemaekers in avanti. Possibili scelte alternative: Calafiori, Aebischer, Ndoye e Castro.
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