Premio a otto negozi storici bellunesi, «Tradizione e innovazione»

Anche i negozi bellunesi nella passerella padovana voluta dalla Regione Marcato: «Hanno superato ogni crisi, la loro esperienza va oltre le difficoltà»

Aziende tramandate di generazione in generazione e tradizioni che nascono dal lavoro quotidiano e dalla costanza di un fondatore ancora in attività. Sono le storie di Marco e Maddalena, giovanissimi eredi di un piccolo albergo di famiglia rilevato dai nonni negli anni ’70 del secolo scorso, quella di Serafina, che dagli anni ’60 porta avanti, nel Vicentino, il suo salone da parrucchiera, quelle di Leonardo o Nicola che gestiscono le trattorie di famiglia, osterie e stazioni di posta, aperte più di cent’anni fa.

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Sono storie di famiglie intere ma anche di persone e imprenditori che con le loro aspirazioni e i loro progetti hanno saputo reggere all’urto del tempo e raccontano l’evoluzione di intere comunità, dei costumi e dei consumi che cambiano nell’arco dei decenni. Imprese e famiglie che hanno saputo crescere assieme alle esigenze del proprio territorio e che hanno trovato ieri un riconoscimento da parte della Regione grazie alla premiazione, al Centro Congresso di Padova, di 213 attività commerciali come Luoghi Storici del Commercio; otto quelle in provincia di Belluno: Orologeria G. Piaz di Palla Sergio (Belluno); Alimentari Scarton (Belluno); Supermercato Crai Lavanda (Limana); Ristorante Tabià di Pescosta Amalia (Canale); Macelleria Dal Dario (Val di Zoldo); Pizzeria Croera (Borca); Pasticceria Gaggion (Alpago); Albergo Adriana (Alleghe).

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Realtà del commercio al dettaglio (80 tra negozi di abbigliamento, calzature, alimentari, frutta e verdura, mercerie, gioiellerie/orologerie) della somministrazione di alimenti e bevande (102 tra ristoranti, trattorie, pizze-rie, osterie e bar), ma anche 20 attività artigianali con vendita, 2 farmacie, 5 alberghi o locande con somministrazione e quattro mercati su area pubblica.

Una lunga lista quella del 2023 che aggiunge altri nomi a un gruppo di ormai oltre 1.300 realtà che presidiano la trazione imprenditoriale veneta nell’arco dei decenni. «Queste sono imprese e persone che hanno visto davvero di tutto e che nell’arco di una vita lavorativa di più di 40 anni», ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Roberto Marcato. «Ma basta guardare agli ultimi dieci o poco più per capirne la forza: solo in questi ultimi anni abbiamo visto la crisi dei sub-prime del 2008 e il crollo di Wall Street, la crisi terribile del 2013 e 2014 in Italia, il Covid 19, la guerra in Ucraina, la crisi energetica, il conflitto israelo-palestinese e chissà che altro ancora. Eppure queste attività sono ancora qui oggi, a portare il loro entusiasmo e una storia capace di superare ogni difficoltà grazie a radici profonde e ad una altrettanto profonda capacità di innovarsi».