Belluno, pronto il regolamento sui capifrazione: 26 referenti, voto segreto e nuovi confini territoriali
C’è voluto un anno buono di lavoro, ma il regolamento per i capifrazione è pronto. Martedì approderà in consiglio comunale, dove sarà approvata anche la nuova perimetrazione del territorio che raccoglie le richieste formulate dai cittadini. Poi potranno essere indette le assemblee per le elezioni. L’amministrazione punta ad arrivare alla fine dell’estate con i ventisei capifrazione eletti (ammesso che in tutte le frazioni si presentino candidati).
Il testo che andrà in consiglio comunale martedì pomeriggio è quello che è stato presentato negli otto incontri pubblici che sono stati fatti per illustrare il progetto. Con lievi modifiche, come il voto che diventa segreto e non palese, com’era previsto nella prima bozza.
L’amministrazione sta inoltre valutando alcune ulteriori modifiche che sono state proposte dalla minoranza e che sono state analizzate nella riunione di maggioranza di venerdì sera. «È stato chiesto, ad esempio, di permettere di votare anche ai ragazzi dai 16 anni», spiega il sindaco, Oscar De Pellegrin. «Personalmente sono a favore, è giusto andare verso i giovani, ma stiamo valutando se è una cosa fattibile. Sicuramente non potranno candidarsi perché potrà farlo solo chi è iscritto nelle liste elettorali (e accade dai 18 anni, ndr) ma per il voto non credo ci saranno problemi». Le altre modifiche saranno valutate lunedì e eventualmente sarà portato in aula un emendamento al testo del regolamento.
Sono state poi accolte le richieste che erano arrivate dai territori sulle perimetrazioni. I borghi storici di Borgo Prà e Borgo Piave avranno un unico capofrazione, come è stato votato nell’assemblea convocata dai cittadini qualche settimana fa. Oltrepiave, ovvero tutta l’area che dal ponte della Vittoria si sviluppa lungo via Montegrappa, avrà un altro capofrazione. «Così si sono espressi i cittadini, ci mancherebbe che non accettassimo», dice il sindaco.
Accolta anche la richiesta degli abitanti delle frazioni alte di Belluno: i residenti di Tassei, Ronce, Ciroc e Piandelmonte avevano chiesto di mantenere la storicità della zona e di avere un unico capofrazione (il Comune aveva messo Tassei con Cet, Ronce a Nevegal, Piandelmonte, Medil e Ciroc non erano state nominate). Quindi il Nevegal avrà il suo capofrazione, tutte le altre frazioni della zona rimarranno unite e avranno un loro referente. «Anche in questo caso è una richiesta arrivata dal territorio che abbiamo volentieri accolto», prosegue il sindaco. «Abbiamo sempre detto che questo regolamento per la partecipazione non sarebbe stato calato dall’alto, ma condiviso con i cittadini».
Alla fine, dunque, saranno ventisei i capifrazioni da eleggere. «Una volta approvati il regolamento e la perimetrazione del territorio», aggiunge De Pellegrin, «potranno essere indette le assemblee per le elezioni. Andremo in tutte le frazioni, sarà un processo un po’ lungo. Contiamo di chiuderlo per la fine dell’estate». Il sindaco auspica che in aula a Palazzo Rosso arrivi «anche qualche voto dalla minoranza, perché si tratta di un progetto che riguarda la nostra città».
Il lavoro per arrivare al voto non è stato breve, come era stato ipotizzato. «Ma è giusto così», conclude il sindaco. «Non avevamo fretta, era corretto e doveroso sentire il territorio. E del resto, riusciremo ad avere i capifrazione dopo due anni di mandato. Siamo soddisfatti».a.f.