ATP Madrid, doppio: Bolelli e Vavassori fuori ai quarti, avanzano Korda e Thompson-
J. Thompson/S. Korda b. [12] S. Bolelli/A. Vavassori 7-6(5) 6-4
Si ferma ai quarti la corsa al Mutua Madrid Open di Simone Bolelli e Andrea Vavassori, che non riescono a sfruttare il vantaggio del primo set (perso poi al tie-break) e non si rendono mai pericolosi in risposta nel secondo. Merito anche e soprattutto di Sebastian Korda e Jordan Thompson, che al loro primo torneo insieme riescono a raggiungere direttamente la semifinale. Lo statunitense e l’australiano fermano 7-6(4) 6-4 la seconda coppia più forte del 2024 – dopo aver battuto anche la prima, Bopanna/Ebden, all’esordio – raggiungendo Murray/Venus in semifinale.
Primo set: Bolelli e Vavassori partono meglio, ma cedono al tie-break
Simone Bolelli e Andrea Vavassori vincono il sorteggio e decidono di rispondere. Una decisione che paga immediatamente: Sebastian Korda parte tentennante al servizio, mettendo solo una prima su sette. Gli azzurri ottengono quattro punti direttamente dalla risposta – gli ultimi due, entrambi da destra, sono due gran vincenti di Bolelli – e partono alla grande. Gli italiani si prendono subito un break in avvio (il primo subito nel torneo dalla coppia australiano/statunitense), poi confermato sul 2-0 dal bolognese. I n°2 della race partono alla grande in battuta, però pian piano anche Korda e soprattutto Jordan Thompson entrano prepotentemente in partita.
Lo statunitense trova tre volée vincenti nel quinto gioco, mentre l’australiano è molto attento e preciso nei suoi turni di battuta. Nel primo vero game di difficoltà del duo italiano, con Vavassori al servizo sul 4-3, Korda e Thompson ne approfittano immediatamente. Wave riesce a risalire dal 15-40, ma un paio di errori precedenti costano carissimo e, al deciding point, si ritorna on serve: 4-4. Il match si fa decisamente più equilibrato e gli azzurri faticano ora molto di più al servizio, prima sul 4-5 e poi sul 5-6. Qui il torinese riesce a salvare tre set point e ad arrampicarsi al tie-break, dov’è decisivo un unico mini-break. Dopo 42 minuti – appena sette in meno rispetto alla durata dell’intero incontro di ieri di Simone e Andrea – Thompson scaglia una prima vincente e, al quinto set point complessivo, strappa 7-6(5) il primo parziale.
Secondo set: Korda e Thompson sbagliano pochissimo e si regalano la semifinale
Rispetto all’inizio del match la situazione è ora capovolta: gli azzurri faticano decisamente di più in battuta e Vavassori, sull’1-1, è costretto ad aggrapparsi a due super prime per restare avanti nel punteggio. Tolto il primo game, dove comunque concedono soltanto due punti, Korda e Thompson tengono tre turni di battuta a zero e uno a quindici da lì a fine match, supportati da un servizio in grande spolvero.
La spallata definitiva all’incontro arriva nel settimo game, quando è ancora il servizio di Vavassori ad essere violato. Grazie ad un paio di gran passanti Korda la coppia anglofona sale trova l’unico e decisivo break, portandosi sul 4-3 e servizio. L’ottavo gioco inizia con un punto di penalità per Bolelli e Vavassori, al secondo (discutibile) warning del set, e lì finisce di fatto la loro partita. Con un super game finale di Thompson, il migliore in campo, l’australiano e lo statunitense si impongono 7-6(5) 6-4 in un’ora e un quarto, raggiungendo Murray e Venus in semifinale.