Ambesi si interroga su Sinner: “Anomalo avere un problema all’anca a quell’età. Se non andasse a Roma, lo stimerei…”
Tante sorprese e colpi di scena in questa edizione 2024 del Masters 1000 di Madrid, che ha perso in un colpo solo nella giornata di ieri le prime due teste di serie del tabellone Jannik Sinner (ritiratosi per il problema all’anca prima di affrontare il quarto di finale odierno contro Auger-Aliassime)) e Carlos Alcaraz (sconfitto in tre set da Rublev). Di questo e di tanto altro si è parlato nella puntata odierna di TennisMania Speciale Madrid Open, trasmissione condotta da Dario Puppo (giornalista e telecronista di Eurosport) e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport) e Massimiliano Ambesi (giornalista e commentatore di Eurosport).
“Sinner si ritira dopo aver avuto problemi fisici nelle partite precedenti. Alcaraz gioca gli ultimi due match e chiaramente non è fisicamente al top, quindi bisognerà capire bene le condizioni del gomito. Sono due tennisti molto giovani. A questi livelli, atleti abituati ad arrivare in fondo ai tabelloni, probabilmente devono fare delle scelte e non possono pensare di affrontare tutti i tornei con l’obiettivo di arrivare alla finale. È vero che l’azzurro aveva dichiarato di essere sotto carico e di andare a Madrid per vincere due partite, però il ritiro non è frutto di questo, ma di un problema fisico. Credo che su questo si debba riflettere. Djokovic ha fatto le sue scelte disertando Madrid. Quando vinse nel 2011 le 41 partite di fila a inizio stagione rinunciò a Montecarlo, prendendo una decisione di campo. Il discorso va indirizzato su questo filone“, l’analisi di Ambesi.
Sulla situazione relativa a Sinner e alle sue condizioni: “Penso che a tutti manchino una serie di elementi. Nessuno è al corrente della reale entità del problema, se non lui e lo staff. Se questo problema nasce a Montecarlo, come è stato raccontato, probabilmente si poteva evitare la trasferta iberica e provare a programmare l’avvicinamento a Roma in un’altra maniera al di là di eventuali obblighi. Mi sembra abbastanza anomalo avere un problema di quel tipo all’anca a quell’età da tennista. Ci sono altri sport in cui gli infortuni all’anca anche da giovani sono più frequenti”.
“Un problema di questo tipo non può essere preso sotto gamba, anche perché ci sono obiettivi importanti che si chiamano Roland Garros, Wimbledon e Giochi Olimpici. Se non si è al 100%, si può anche evitare di andare a giocare a Roma. Non è una ‘condicio sine qua non’ giocare gli Internazionali per soddisfare Federazione, pubblico e quant’altro. È meglio giocare quando sei nelle condizioni di poter giocare. Penso che verta tutto su questo. Mi piacerebbe avere cognizione di causa sul reale problema all’anca di Sinner. Il problema all’anca poi rischia di crearne altri alle articolazioni inferiori, se non viene curato nel modo giusto“, prosegue il giornalista di Eurosport.
Sulla gestione dei top player per quanto riguarda il calendario: “Da profano il livello del tennis maschile lo trovo molto alto. I quattro semifinalisti di Madrid non saranno quelli di Montecarlo. Saranno quattro giocatori diversi. È molto complicato mantenere un certo tipo di condizione da gennaio a fine maggio-inizio giugno quando comincerà il Roland Garros. Delle scelte vanno fatte, probabilmente quella migliore era quella di disertare in toto Madrid nonostante la testa di serie numero 1 caduta dal cielo per l’assenza di Djokovic e pianificare diversamente. Noi però non sappiamo cosa ci sia dietro alle decisioni dello staff tecnico. La comunicazione in questi giorni non è stata brillante, anche se poi non è facile interloquire con i giornalisti. A caldo dopo la vittoria con Khachanov ha detto di aver giocato al 100% e di sentirsi al 100%. Quella frase lì stonava probabilmente in quel momento, anche se lui giustamente ha detto quello che si sentiva. A noi mancano degli elementi“.
Sulle possibili future mosse di Sinner: “Se decidesse di non andare a Roma, io personalmente avrei stima del giocatore. Ci sono degli obiettivi più importanti, Roma non è Caput Mundi. Se giocare al Foro Italico può compromettere Parigi, Wimbledon e Olimpiadi, allora Roma verrà guardata in televisione e quelle due settimane verranno utilizzate per fare altro. Per me non sarebbe una cosa sconvolgente. Non è possibile essere al top della condizione fisica e mentale per 365 giorni all’anno. In questo caso l’errore probabilmente è stato quello di andare a Madrid”.
Sui problemi fisici di Sinner e Alcaraz: “Come mai questi giocatori di 21-22 anni si trovano già ora in questa situazione? I due più grandi talenti generazionali, che con tutto il rispetto per Rune sono Sinner e Alcaraz, stanno tribolando con problemi di vario tipo. Jannik ha avuto finora una stagione incredibile e speriamo che il problema all’anca sia di poco conto, ma dovremmo ragionare sul motivo per cui si sia già a questo punto. Alcaraz ha giocato contro Struff che ad oggi è uno dei primi 10 al mondo senza se e senza ma, al di là della classifica, sulla terra ancora di più. Ieri trova Rublev, che ha ricominciato a giocare il suo tennis, e ti sei fatto 6 set in 20 ore o qualcosa del genere, quindi sei saltato per aria“.