Al via i corsi di teologia da ottobre: «Cercasi insegnanti di religione»
TRIESTE L’Istituto superiore di Scienze religiose delle tre diocesi di Udine, Gorizia e Trieste apre un nuovo polo di formazione a distanza nel capoluogo regionale e chiama a raccolta i laici interessati agli studi teologici perché si iscrivano all’anno accademico in avvio a ottobre: nei prossimi cinque anni il Triveneto pensionerà una fetta rilevante dei suoi insegnanti di religione (oltre il 30% in Veneto e cifre analoghe in Fvg), e le licenze in teologia e scienze religiose fornite dall’istituto consentiranno di accedere ai concorsi.
L’iniziativa è stata presentata mercoledì mattina a Trieste da don Federico Grosso della diocesi di Udine, direttore dell’Istituto superiore di scienze religiose Santi Ermacora e Fortunato, e da don Lorenzo Magarelli (docente dell’istituto). L’Istituto è frutto di una iniziativa interdiocesana fra le diocesi di Gorizia, Udine e Trieste, e parte della Facoltà teologica del Triveneto, rete di istituti esistente da una ventina d’anni, la cui sede principale è a Padova. La novità principale, hanno spiegato i sacerdoti, sta nel fatto che da poco tempo anche le sedi periferiche – come quelle del Fvg – possono rilasciare titoli accademici.
Il vescovo di Trieste Enrico Trevisi ha scritto una lettera di annuncio dell’apertura dei corsi di laurea nel capoluogo, sottolineando come questi titoli diano accesso all’insegnamento della materia religiosa: «Dall’anno prossimo ci si potrà iscrivere al corso di laurea in teologia», dice, e iscrivendosi si potrà «partecipare all’intero percorso per divenire insegnanti di religione cattolica (Irc ndr) nelle scuole di ogni ordine e grado. Incoraggio i giovani a considerare anche questa vocazione: il divenire insegnanti di religione. Abbiamo bisogno di persone appassionate nella scuola e anche nell’Irc».
L’insegnamento avverrà in classi fisiche, hanno spiegato i religiosi, anche se lo strumento della didattica a distanza verrà impiegato dai docenti per fare lezione contemporaneamente su più sedi (ad esempio Udine e Trieste). I corsi seguiranno la struttura della triennale più il biennio (baccalaureato e licenza).
Don Grosso ha spiegato che, anche nel quotidiano lavoro dei sacerdoti, si riscontra l’interesse e financo la curiosità dei fedeli per la materia teologica: «A quanto pare viviamo un clima di secolarizzazione, ma nonostante questo la teologia continua a suscitare interesse. La gente ha piacere di conoscere le questioni riguardanti la fede, il cristianesimo, la lettura dei testi biblici. Anche per questo, dal Concilio Vaticano II, gli studi teologici sono rivolti anche ai laici». Ma gli scopi dell’istituto non si fermano a questo, ha spiegato: «C’è la formazione degli operatori pastorali, e poi quella dell’insegnamento nelle scuole». A queste si aggiungono i nuovi settori, come l’assistenza ai malati – «quelli che erano i cappellani negli ospedali» – ora aperta ai laici, e quella del «consulente etico nelle aziende».
A Trieste le lezioni si terranno nel seminario di via Besenghi. Da lunedì a giovedì prossimo quattro serate di Open-day (alle 18.30): lunedì sarà dedicato alla presentazione dei percorsi di studio (presente anche sul sito dell’Istituto); martedì don Sergio Frausin terrà la lezione di antropologia teologica “Maschile e femminile”; mercoledì don Lorenzo Magarelli terrà una lezione di teologia fondamentale “Il Gesù storico e il Cristo della fede”; giovedì suor Rosangela Lamanna terrà la lezione di esegesi biblica “Genesi 1-2: la creazione dell’uomo”.—
© RIPRODUZIONE RISERVATA