Il ricordo di Francesco Sarcina per 'Giulia': "Il dolore per non essere riuscito a salutarti e dirti quanto bene ti voglio. Ma certo è che un giorno ci ritroveremo e rideremo della stupidità umana. Con amore vero ed eterno".
Il leader de Le Vibrazioni, Francesco Sarcina, con un lungo post sui social ha raccontato la morte di Giulia Tagliapietra, resa celebre dalla canzone “Immensamente Giulia”. La donna, 46 anni, aveva avuto una relazione con il cantante che – all’indomani della scomparsa – ha voluto dedicarle un commovente pensiero.
“In più di una occasione mi hanno chiesto cosa volessi dire e intendere con ‘lucente armonia’ – scrive Sarcina sui social – Mi ricordo che il mio primo pensiero fu: ‘ma come ca..o fate a non capire cosa vuol dire?’. Poi però mi resi conto che per capire realmente il significato, forse, era necessario conoscere Giulia. Ed ora è più che mai parte della lucente armonia, lasciando armonia e immensità nei cuori di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Ma lascia anche tanto dolore, dolore perché è difficile dare un senso alla perdita così prematura di una gioia della natura quale è sempre stata. Difficile perché una madre ed un fratello perdono una figlia e una sorella. Ma ancor più difficile è perché un marito e due figli perdono una giovane moglie e una madre splendida e amorevole. E se io non riesco a trattenere le lacrime per il dolore che provo, non oso immaginare la sua famiglia. Famiglia che amo e amerò per sempre come ho sempre amato Giulia. Il dolore per non essere riuscito a salutarti e dirti quanto bene ti voglio. Ma certo è che un giorno ci ritroveremo e rideremo della stupidità umana. Con amore vero ed eterno”.
In un’intervista al Corriere della Sera, Sarcina aveva raccontato così la sua storia con Giulia. ”Avevo vent’anni e l’ho lasciata. Mi amava tanto, c’è rimasta davvero male, mi sono sentito da schifo. Ho fatto soffrire, ma ho pagato con le pene dell’inferno. La lascio non capendo perché, dato che le volevo bene, e faccio un’esperienza delirante: Maia… Maia si faceva di eroina. Quando la lascio, torno da Giulia e le scrivo una canzone: ‘Sai… certe volte accade ci sia bisogno di andar via e lasciare tutto al fato, fare come un equilibrista, che sul mondo sfida il crollo delle sue capacità…”.
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