Pugni e calci ai carabinieri: arrestati due fratelli violenti
Duplice arresto da parte dei carabinieri di Castelfranco per due fratelli protagonisti, in momenti diversi (ma come si capirà, correlati tra loro), di gravi intemperanze nei confronti dei militari operanti. Si tratta di due stranieri, uno di 23 anni, l’altro di 26, ben conosciuti dalle forze dell’ordine per reati pregressi ma anche per i loro comportamenti ben al di là del tollerabile.
Fermato senza patente
Tutto ha inizio la sera del 3 giugno scorso a Resana, quando una pattuglia dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Castelfranco è impegnata in attività di controllo a Resana. Tra i mezzi fermati c’è anche quella del 23enne che ben sapeva che non avrebbe potuto mettersi alla guida in quanto gli era stata revocata la patente. A questo punto, visti i precedenti, ci si sarebbe dovuto aspettare un atteggiamento consono a non aggravare ulteriormente la situazione, magari accampando qualche scusa per giustificare il fatto che era al volante.
Invece è andata nel modo diametralmente opposto: seccato per essere stato beccato in flagrante, il 23enne ha cominciato prima ad inveire contro i militari in servizio, poi non contento è passato addirittura alle minacce. Ma non era ancora abbastanza: come una furia si è scagliato contro la pattuglia ed ha cominciato ad aggredirli a calci e pugni, tanto che i carabinieri sono stati costretti ricorrere all’immobilizzazione forzata. Tra l’altro con conseguenze fisiche per i militari che a seguito della colluttazione hanno rimediato contusioni ritenute guaribili in tre giorni.
Comunque alla fine la pattuglia è riuscita a caricare il soggetto in auto e trasportarlo alla caserma di via don Bordignon per gli atti di rito. Vicenda conclusa? Purtroppo no.
Il fratello come una furia
Il giovane infatti, come è nel suo diritto, ha chiesto di poter avvisare il suo avvocato e la sua famiglia. E poco dopo questa telefonata arriva il fratello 26enne che evidentemente voleva tirare fuori dai pasticci il familiare più giovane, probabilmente pensando che sarebbe bastato fare la voce grossa con i tutori dell’ordine per raggiungere il suo scopo.
Il giovane prima ha prova ad accedere alla caserma nei modi canonici poi di fronte al rifiuto di farlo entrare, avendone capito le intenzioni, ha ben pensato di fare da se’, scavalcando la cancellata e tentando nuovamente di accedere ai locali della caserma.
Ma qui ha trovato pane per i suoi denti, nel senso che i militari in servizio sono riusciti a bloccarlo, riconducendolo alla ragione. Ma anche procedendo con un duplice arresto che ieri è stato convalidato dal giudice: i due sono stati liberati in attesa del processo per le varie accuse, che si terrà nei prossimi giorni.