La Rocca di Monrupino diventa set cinematografico
MONRUPINO È girato fra Trieste e il Marocco “La primavera”, il nuovo film del regista siciliano Toni Trupia, che fino all’8 giugno terminerà in città le riprese toccando anche il Carso. Mercoledì pomeriggio la troupe è stata impegnata alla Rocca di Monrupino, dov’è ambientata la scena finale, e nei prossimi giorni si sposterà in un appartamento di via Belpoggio 1, scelto come la casa della protagonista.
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Trieste e il Friuli Venezia Giulia si confermano terra di cinema e produzioni importanti che scavalcano i confini regionali anche con riconoscimenti di rango, sia per la tv che per il grande schermo. “Il re 2”, la serie Sky di Giuseppe Gagliardi con Luca Zingaretti girata interamente a Trieste, ha appena vinto il Nastro d’Argento come miglior serie crime e per la miglior attrice protagonista Isabella Ragonese.
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E c’è un’altra ottima notizia che porta la regione addirittura al di là dell’oceano: il nuovo film della regista slovena Sonja Prosenc, “Family Therapy”, co-prodotto dalla friulana Incipit Film e girato in Friuli Venezia Giulia, è stato selezionato per la competizione ufficiale al prestigioso Tribeca Film Festival di New York fondato da Robert De Niro.
Intanto le riprese di “La primavera”, realizzato come “Il re” e “Family Therapy” con il contributo della Friuli Venezia Giulia Film Commission – PromoTurismoFVG, proseguono dopo uno stop forzato: erano iniziate già ad aprile ma si erano dovute interrompere dopo una settimana per un problema di salute della protagonista, l’attrice Ludovica Francesconi, amata dal pubblico più giovane per aver interpretato la trilogia di film “Sul più bello”, “Ancora più bello” e “Sempre più bello”, ispirati ai romanzi di Eleonora Gaggero.
La vicenda di “La primavera” è ambientata soprattutto nel rione di San Giacomo: sullo schermo vedremo la chiesa di San Giacomo Apostolo, la scuola dell’infanzia Rena Nuova, ma anche Portopiccolo e gli interni della concessionaria Bliz di via Flavia. La trama racconta di Emma, una giovane e timida maestra di Trieste che non riesce a prendere in mano la propria vita. Alla morte della madre trova un suo vecchio diario: leggendolo, apprende di essere la figlia di Said, un misterioso musicista marocchino con cui la donna ebbe una storia d’amore 25 anni prima. Così, senza dire niente a nessuno, Emma decide di partire per il Marocco alla ricerca di quel padre sconosciuto e, soprattutto, di se stessa.
Una storia che parla dunque di paternità ed emigrazione come il primo film di Toni Trupia, “Itaker – Vietato agli italiani”, che era ambientato nella Germania del 1960 e vedeva nel cast anche Michele Placido, con cui il regista ha collaborato proprio come assistente alla regia per il film “Romanzo criminale” e come sceneggiatore per “Vallanzasca-Gli angeli del male” e “7 minuti”.
Anche il cast tecnico arrivato in città riunisce nomi importanti: le scenografie del film, che sarà distribuito da Minerva Pictures, sono di Rachele Meliadò, che ha già lavorato al film della regista triestina Laura Samani “Piccolo corpo”, mentre i costumi sono firmati da Alessandro Lai, che ha appena lavorato alla serie “I leoni di Sicilia”. Nel cast c’è pure l’attore triestino Lorenzo Acquaviva insieme a Luca Lionello, Giuseppe Scoditti, Antonio Piovanelli, Mariella Fenoglio, Daniela Scarlatti. —
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