Monica Boggioni al Quirinale: «Che orgoglio essere qui»
foto da Quotidiani locali
PAVIA. La nuotatrice Monica Boggioni, gli handbiker del Team Equa di Santa Cristina Claudia Cretti e Giovanni Achenza e gli arcieri Giulia Pesci e Stefano Travisani degli Arcieri Voghera per gli sport paralimpici, insieme al capitano della nazionale di tiro con l’arco Mauro Nespoli, erano gli atleti pavesi che hanno partecipato, nei giardini del Quirinale, alla cerimonia di consegna da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai portabandiera azzurri ai Giochi Olimpici e paralimpici di Parigi, Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi e paralimpici Ambra Sabatini e Luca Mazzone del tricolore con cui sfileranno rispettivamente lungo la Senna in occasione della cerimonia di apertura di Parigi 2024, fissata il 26 luglio, e lungo gli Champs-Élysées, il 28 agosto.
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La cerimonia
Una cerimonia solenne ed emozionante, a cui ha preso parte una rappresentanza complessivamente di oltre 200 tra atlete e atleti azzurri, tecnici e dirigenti, guidati dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, e dal presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. «Era la stessa cerimonia cui avevo partecipato nel 2021 prima dei Giochi di Tokyo – spiega Monica Boggioni – è però sempre emozionante perché è un evento unico e costantemente diverso. Lo stesso presidente Mattarella nel suo discorso ha spiegato che aveva già incontrato altre volte gli atleti della nazionale ma ogni volta era una occasione unica. Essere presente insieme a tanti altri atleti della nazionale di tutti gli sport che faranno parte della squadra azzurra prima alle Olimpiadi e poi alle Paralimpiadi è stato emozionante, anche se faticoso perché dovevo incastrarlo tra un giorno di allenamento e l’altro, ma è stato indimenticabile. Ho provato gratitudine e tanto onore nella consapevolezza di rappresentare l’Italia nell’evento sportivo più importante al mondo – aggiunge Monica – sapere che il mio risultato non vale solo per me stessa ma ha un valore molto più ampio ci spinge a portare il tricolore il più in alto possibile».
Essere presenti alla consegna del tricolore è il primo passo verso i Giochi. «È il primo momento ufficiale che sancisce il viaggio a Parigi – conferma la venticinquenne pavese – già solo indossare per la prima volta la divisa ufficiale di Parigi fa respirare un clima diverso e poi sentire la vicinanza del presidente Mattarella e del ministro dello sport e giovani Andrea Abodi è davvero importante».
Tanti i discorsi nel corso della mattinata. «Quello di Gimbo Tamberi mi è piaciuto moltissimo – continua Monica – per il suo carisma, per essere il capitano della nazionale di atletica col suo modo di fare da trascinatore. Da atleta donna ho apprezzato il discorso di Arrigo, quando raccontava di quanto sia stato complicato all’inizio unire la carriera di mamma con quella di atleta perché ha avuto due gemelli. Mi è piaciuta la testimonianza di Ambra Sabatini, giovanissima, che rappresenta il futuro». Il sogno nel cassetto di Boggioni? «Essere portabandiera – conclude Monica –. Per la prima volta i Giochi Paralimpici saranno trasmessi su Raidue in diretta, mentre una volta era presente solo su Raisport, rappresenta un passo ulteriore verso l’inclusione». —