Piverone, un labrador per salvare vite come voleva il piccolo Edo
PIVERONE. Un amore che va oltre la perdita. È la storia di Edoardo Maremmi, 6 anni, un dolce sorriso e tanta voglia di vivere, «un bimbo speciale che voleva essere un eroe», ma che un tumore cerebrale ha ucciso il 29 febbraio scorso.
«Da grande farò il vigile del fuoco – diceva Edoardo alla mamma Alessandra e al papà Stefano – poi mi lancerò dall'elicottero con il mio cane da salvataggio e salverò le persone». Questo era il sogno di Edo, residente a Luino, in provincia di Varese, «diventato un arcobaleno» come ha detto la sorellina Beatrice, il 29 febbraio 2024.
Il sogno sta diventando realtà, grazie alla donazione che i genitori hanno lanciato per ricordare il loro bambino.
Sulle rive del lago di Anzasco, sabato 15 giugno, i genitori, la sorellina Beatrice, il sindaco Alessandro Fasolo, gli uomini del comando dei vigili del fuoco di Torino, Claudia Tiepo, titolare dell'allevamento “La brigata del Dark Hunter' di Villanova Biellese, si sono incontrati per donare Skye, un bellissimo labrador, alla famiglia di Alex Chiera, membro e consigliere della Scuola cani salvataggio Piemonte, per farlo diventare un cane di salvataggio nautico. Infatti, grazie all'allevamento di cuccioli di labrador, la famiglia Maremmi ha conosciuto il Canavese.
Una rete di persone si sono strette intorno ai genitori per realizzare il sogno di Edo.
Andrea Bottaro, presidente della Scuola cani salvataggio Piemonte e Andrea Varetto, in rappresentanza dei vigili del fuoco di Torino, intervenuti all'evento, hanno sottolineato, con voce spezzata dalla commozione, che «il sogno di Edo, è il nostro sogno».
«Il cane che donerete – ha aggiunto Andrea Bottaro – diventerà un cane da salvataggio e faremo diventare Edo, un pompiere».
Anche il sindaco di Piverone Alessandro Fasolo, commosso per la tragedia che la famiglia sta vivendo, si è dimostrato disponibile per l'iniziativa che vede coinvolta dal 2019 sulla spiaggia del lago di Anzasco, l'Associazione nazionale Polizia di Stato che stagionalmente durante i fine settimana, fa assistenza ai numerosi bagnanti che affollano il prato in cerca di refrigerio.
Dunque, una rete di persone che si sono conosciute per caso, con l'unico obiettivo comune: ricordare Edo, realizzare il suo sogno e creare vicinanza alle famiglie che vivono lo stesso dramma.
Nella stessa giornata, a Villanova, la famiglia ha incontrato i genitori di Alberto, un bimbo di 5 anni a cui è stato affidato Rocky che comincerà nelle prossime settimane, l'addestramento come cane da assistenza medica, con il dog trainer Antonio Puccio.
Il cane è un mezzo per far sorridere i bimbi affetti da forme tumorali infantili, al momento incurabili. Infatti, l'iniziativa, grazie alla generosità dei donatori, prevede anche il finanziamento per un dottorato di ricerca presso l'istituto Besta di Milano che studia le malattie metaboliche infantili e il finanziamento per un progetto con il day center oncologico pediatrico dell'ospedale Ponte di Varese.
Al momento sono stati raccolti 26.300 euro su un obiettivo di 30.000, gestiti direttamente dalla famiglia Maremmi che quotidianamente è in contatto con gli enti a cui sarà devoluta la donazione. anastasia patrelli