Ballottaggio a Selvazzano: il confronto tra i candidati Fuschi e Piron
Nel cuore del confronto hanno addirittura teso la mano l’un l’altro chiedendo – e assicurando reciprocamente – una collaborazione tra maggioranza e opposizione nei futuri consigli. Già, perché, vada come vada, solo uno tra Mariano Fuschi e Claudio Piron da lunedì prossimo sarà sindaco si Selvazzano. Ieri i due candidati al ballottaggio sono stati ospiti de il mattino di Padova per un confronto faccia a faccia in vista del secondo turno di voto. È stato un dibattito nel segno della correttezza, come sottolineato in premessa, che ha comunque messo in risalto due modi diversi di amministrare e temi su cui i due hanno una distanza importante.
Sul cantiere dell’impianto natatorio, fermo da anni, qual è la vostra posizione?
Mariano Fuschi: «Si tratta di un impianto polifunzionale: oltre alle piscine ci sono un centro di riabilitazione, una sala convegni, un punto di ristoro. La mia intenzione è di completarlo al più presto e affidarlo a uno o più gestori. Il Comune avrà un ritorno economico dal canone di affitto. Per me va terminato come da progetto».
Claudio Piron: «L’opera pubblica va completata, ci mancherebbe. Con il Coni vedremo di ridurre il progetto, anche perché gli spazi per completarlo non ci sono e servirebbe altro terreno. Per quanto riguarda la gestione, abbiamo le prove che intesa così non reggerà; alcuni impianti del genere – vedi Piazzola, Longarone e Rovigo – sono in perdita».
Tram in arrivo a Rubano: si ipotizzano problemi per il traffico pesante su via Pelosa e sul resto della viabilità. Che visione avete in tal senso?
Piron: «Serve discutere della questione al tavolo della Città metropolitana. Queste sono le conseguenze delle scelte fatte a suo tempo da Enoch Soranzo. La Pelosa ha poco a che fare con il tram visto che già oggi sopporta i camion diretti alla zona industriale di Caselle. Dobbiamo fare in modo che il tram porti benefici anche a Selvazzano. Ad esempio, vanno investite le risorse che si risparmieranno sulla attuale linea del 10 per attivare delle navette verso le fermate del Sir2 più vicine a Selvazzano».
Fuschi: «Concordo che chi doveva vigilare al tavolo della Città metropolitana ha dormito. Siamo molto preoccupati per quello che succederà alla viabilità soprattutto a Feriole e Tencarola. Al tavolo dobbiamo chiedere con forza che ci siano benefici anche per Selvazzano».
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Le critiche recenti dei cittadini hanno riguardato le mancate manutenzioni e la gestione dei rifiuti. Cosa farete se eletti?
Fuschi: «La gestione del verde è stata svolta in maniera dilettantistica, basti pensare che la giunta uscente credeva di far fronte agli sfalci dell’erba, in un territorio vasto con Selvazzano, acquistando un trattorino. La gestione del verde ai tempi in cui ero in giunta era uno dei punti di forza della città. Bisogna ritornare a programmare per tempo gli interventi. Per quanto riguarda i rifiuti, chiederemo a Etra maggiore qualità del servizio con particolare attenzione ai costi. Se questo non sarà possibile, il consiglio comunale ha già deliberato il cambio di Bacino».
Piron: «Sul problema della raccolta dei rifiuti occorre riaprire un dialogo costruttivo con Etra e Bacino. Siamo dell’avviso che, ad esempio, per quanto riguarda i parchi pubblici serve stringere accordi con le associazioni di volontariato. Ci sono impianti per il tempo libero, come il campo da bocce, chiusi. In tema di verde, ognuno deve fare la propria parte, aziende comprese».
Due le contestazioni mosse nei vostri confronti da qualche elettore: a Piron di non esser residente a Selvazzano e di non conoscere le questioni del territorio, a Fuschi di essere molto legato all’ex sindaco Soranzo, ritenuto uno dei protagonisti della caduta dello scorso governo.
Piron: «Non ho mai ravvisato il problema, forse lo ha fatto qualcuno per paura. Conosco Selvazzano molto bene, mio padre ha lavorato al distretto sanitario, da ragazzino ho frequentato l’ex seminario di Tencarola, quando ero nell’Anci ho fatto di tutto perché la sede dell’associazione dei Comuni restasse a Villa Cesarotti. E poi non contiamo gli innumerevoli legami famigliari e di amicizie che mi portano in questa città».
Fuschi: «Ho sentito velatamente questa critica. Sono vicino a Soranzo ma mi chiamo Mariano Fuschi. La colpa della caduta della giunta scorsa è soltanto della maggioranza di Giovanna Rossi che non è stata capace di approvare il consuntivo 2022. Se a qualcuno non piace Soranzo, va anche detto che molti cittadini lo apprezzano per quello che ha fatto per la città negli anni in cui abbiamo amministrato insieme».
Cosa apprezzate del vostro avversario, e cosa vi distanzia nettamente da lui?
Fuschi: «Riconosco in Piron la serietà, personalmente l’ho apprezzata. E ancora: Piron ha raccolto e concentrato in una lista un importante numero di giovani, che pure noi abbiamo ma sparsi nelle varie liste. Ci differenziamo grazie alla nostra visione che mette Selvazzano e i suoi cittadini come primo compito del nostro mestiere; abbiamo il sospetto che le logiche di Piron tengano conto più quanto dovrebbero di Provincia di Padova, Comune di Rubano, Padova capoluogo».
Piron: «Rispetto Fuschi per l’impegno, la determinazione e la correttezza, la moralità e la capacità di prendersi responsabilità. Faccio fatica a sopportare l’idea di una Selvazzano con un uomo solo al comando, logica vista fino ad ora e che ha portato strascichi fino a oggi. Poi quell’uomo non può più essere al comando ed eccoci alle conseguenze, tipo il commissario. Io ho la cultura di don Milani: insieme è politica, da soli è avarizia».
Avete la possibilità di fare una domanda al vostro avversario?
Fuschi: «Perché sei arrivato a Selvazzano con lo slogan “Tutta un’altra storia” e poi ti leghi all’ex sindaco Giovanna Rossi che ha creato molti danni alla città? Non è che sia “La solita storia”?».
Piron: «Mi è stato chiesto di candidarmi anche per aiutare a uscire dalle logiche che hanno contraddistinto negli ultimi dieci anni i rapporti amministrativi e anche tra le persone. Lo slogan è prima di tutto rivolto a noi stessi: abbiamo acceso un’associazione politica, abbiamo messo in atto laboratori di confronto politico, abbiamo creato una lista di tutti giovani in grado di scrivere davvero un’altra storia. Abbiamo spiazzato tutti: lo dimostra il 32,5%. Con Giovanna abbiamo importanti convergenze: il coinvolgimento di giovani, l’umiltà di ammettere gli errori, molti punti di programma. Abbiamo stretto un patto politico, non un apparentamento, proprio per rispettare le preferenze date ai nostri giovani dall’elettorato. A Fuschi chiedo: perché ti incaponisci a fare la piscina così com’è? Così non ne andremo mai fuori».
Fuschi: «Mi incaponisco, uso il tuo termine, perché i mutui li ho fatti io, perché sono convinto che la storia del mutuo che dura fino al 2040 non regge, perché il progetto così funziona, perché sappiamo che esistono gestori capaci. Altre piscine non reggono? Certo, perché sono piscine vecchie. Dovremo fare delle scelte e darci delle priorità: ecco perché, ad esempio, io non penso che oggi il Comune oggi dovrebbe comprare Villa Cesarotti». —