WTA Berlino: Zheng si aggiudica la battaglia con Osaka

Il match di cartello del WTA 500 tedesco se lo aggiudica la cinese. I risultati di giornata

[6] Q. Zheng b. N. Osaka 6-4 3-6 6-3

Primo turno interessantissimo al 500 di Berlino tra la numero otto del mondo Qinven Zheng e l’ex numero uno Osaka. Zheng ha avuto un approccio decisamente migliore al match nonostante la poca abitudine all’erba (nessuna partita vinta nel 2023 e otto complessive disputate in carriera). La cinese ha servito alla grande nel primo parziale chiudendolo con 7 ace e con l’81% di punti vinti con la prima (non male nemmeno il 64% con la seconda) e insistendo molto anche sulla battuta al corpo dell’avversaria. Osaka, invece, ha faticato a carburare in battuta e sul 2-2 un doppio fallo e qualche seconda di troppo le sono costate il break. A quel punto Zheng ha controllato il vantaggio rischiando solo sul 5-4 quando ha recuperato da 0-30 senza comunque concedere palle break.

In apertura di secondo set Naomi ha cambiato atteggiamento in risposta cercando di essere molto più aggressiva. Così si è guadagnata la prima chance per strappare il servizio a Zheng, ma la numero 8 del mondo non le ha lasciato alcuna possibilità tornando a martellare con la prima. Osaka ha però confermato la sua pericolosità anche nei giochi successivi e nel sesto game due doppi falli della cinese l’hanno aiutata a procurarsi un’altra palla break, trasformata con un recupero vincente di rovescio al termine di un bellissimo scambio. Come aveva fatto Zheng nel primo set, l’ex numero uno del mondo ha poi conservato il vantaggio senza concedere occasioni di rientro passando dal 49% di prime in campo del parziale d’apertura al 79 del secondo.

La cinese non è riuscita a ritrovare il feeling migliore con la battuta nemmeno in avvio di terzo, ma ha mostrato una maggiore solidità con il dritto (funzionante solo a intermittenza, invece, per Osaka) e sul 2-1 ha così brekkato trovando grande profondità nei suoi colpi. Costantemente in spinta, la testa di serie n°6 approfitta di qualche errore di troppo della sua avversaria, allungando sul 4-1 e difendendo con successo il break di vantaggio fino a fine partita. Aiutandosi nuovamente con il servizio (a fine match saranno ben 23 gli ace!), Zheng riesce a convertire il quarto match point, salvando anche una palla break prima di imporsi 6-4 3-6 6-3. Al secondo turno sfiderà Katerina Siniakova.

Gli altri match di giornata del WTA Berlino

Seconda giornata del German Open che apre il programma con diverse big in campo. Donna Vekic sfida nel primo match mattutino un’ispiratissima Jule Niemeier, nonché la beniamina di casa. La giovane tennista tedesca, spinta dal pubblico, inizia in maniera strabiliante. Niemeier trova delle ottime risposte sul primo game di servizio della croata, e si prende di forza il break. Vekic è totalmente fuori rotta nel primo parziale, subisce passivamente il gioco dell’avversaria, che chiude il primo set con un rapido 6-1. I sogni di gloria, però, per Jule Niemeier svaniscono in poco tempo. La croata sale in cattedra nel secondo set, replicando il punteggio del primo set, ma a parti inverse; nel terzo parziale, invece, la giocatrice tedesca ritrova di nuovo qualche guizzo vincente, ma non basta per sovrastare la solidità di Vekic. 1-6 6-1 6-3 il punteggio che porta la croata al secondo turno del WTA di Berlino. Esordio positivo anche per Alexandrova e Noskova. Quest’ultima, ha sudato non poco per portare a casa il successo contro Angelique Kerber. La tennista ceca, infatti, dopo aver vinto il primo set al tie break, ha subito l’aggressività di Kerber, che ha provato a regalare al pubblico di casa una fantastica rimonta. Così non è stato, poiché Noskova ha tenuto alta la pressione nel set decisivo, spuntandola col risultato di 6-4 al terzo. Come dicevamo poc’anzi, anche la russa Alexandrova ha guadagnato l’accesso al secondo turno, battendo in due set la brasiliana Haddad Maia, con un doppio 6-4. Con questa vittoria, la tennista russa si regala una sfida d’oro con la testa di serie numero 1, Cori Gauff.

(ha collaborato Pietro Sanò)