La bambina nei video dell’influencer. Il giudice ora ordina: «Vanno rimossi»
Vigevano. Attraverso i video su Tik Tok e Instagram ha costruito la sua popolarità, con migliaia di follower che la seguono nelle sue attività quotidiane. I filmati riprendono Alice Pasti (questo il nome d’arte), 36 anni, influencer vigevanese e amministratrice anche di un sito internet, mentre fa un viaggio in treno, si rifà il trucco, indossa un vestito o spiega alle sue seguaci come mettere al meglio la crema anticellulite perché funzioni. In questi video compare spesso la figlia piccola, di quattro anni. La stessa nascita della bambina, avvenuta in casa, è stata filmata e condivisa con i suoi follower.
Una scelta, quella di coinvolgere la piccola nei suoi video, che la donna definisce «naturale, perché le immagini sono condivise in maniera sana, senza secondi fini», ma che non va giù al suo ex compagno, padre della bambina, che si è rivolto al tribunale. «Questa sovra esposizione sta danneggiando la crescita di una minore – è la tesi del genitore –. E in ogni caso non c’è il mio consenso». Il giudice Luciano Arcudi gli ha dato ragione, ordinando alla donna di rimuovere foto e filmati della minore dai social.
Il ricorso
Un provvedimento adottato in via d’urgenza, in attesa che la questione venga discussa in modo approfondito in una udienza apposita. La decisione del giudice nasce dunque dal ricorso presentato dal padre della bambina, sostenuto dall’avvocata Annalisa Gasparre, ma richiama un tema molto dibattuto nell’epoca del digitale: la diffusione delle immagini dei minori sui social.
Se poi, come in questo caso, si tratta di una influencer da 139mila follower su Instagram, allora l’argomento diventa ancora scivoloso. I profili dei social network su cui i video sono postati, infatti, sono aperti a tutti e quindi sono visibili da un numero elevato di persone.
Il padre della bambina avrebbe per un po’ tollerato l’esposizione mediatica della figlia, ma a un certo punto, secondo quanto spiegato nel ricorso, «ha compreso i pericoli della rete, anche accorgendosi che i video della figlia su Tik Tok venivano “salvati”, cioè messi tra i preferiti».
E così, secondo la ricostruzione dell’avvocata che lo segue, avrebbe realizzato i pericoli che la figlia corre soprattutto nel mondo reale. Alcune circostanze, in particolare, lo avrebbero fatto molto preoccupare. Quando, ad agosto del 2023, la bambina era stata riconosciuta in Calabria, mentre camminava con il padre, da una ragazza, che aveva detto di seguire la madre sui social.
La stessa scena si era ripetuta con un istruttore del corso sportivo che la bambina frequentava: aveva spiegato di averla riconosciuta, perché vedeva i suoi video.
La difesa del padre non contesta solo il fatto di fare video con la bambina «per ogni cosa» e in contesti «per niente spontanei, ma con scenette preconfezionate», ma la diffusione sulla rete «senza alcuna tutela». Da chiarire, secondo la tesi del genitore, anche il coinvolgimento della figlia in alcuni video dove si mostrano vestiti e codici promozionali per acquistarli.
«Tema delicato»
«Non voglio commentare questa vicenda, che affronterò nelle sedi opportune perché resta un fatto privato – spiega Alice Pasti –. Ma posso dire che ho sempre condiviso i miei video in maniera sana, non vengo pagata da altre aziende, quindi quelle immagini e filmati sono solo una condivisione di momenti positivi con mia figlia. Riconosco che questo è un tema delicato e importante, allora servirebbe una linea comune per tutti. Non intendo passare come una mamma che non fa il bene di sua figlia».
Il giudice Arcudi in questo provvedimento di urgenza (con cui ordina di rimuovere foto e video con la minore dai profili social) si è limitato a considerare il mancato consenso del padre, ma la causa che sta per aprirsi servirà ad affrontare l’argomento in maniera più ampia e, forse, a fissare qualche punto fermo sull’argomento.