Infarto nel sonno: Simone Cian muore a soli 29 anni
Lo hanno trovato esanime, nei giorni scorsi. E vani sono stati i soccorsi del Suem 118, immediatamente allertati. Simone Cian, 29 anni, titolare di un’impresa di giardinaggio, era già deceduto, verosimilmente nel corso della notte. Infarto fatale, avrebbe poi stabilito l’esame autoptico disposto dalla magistratura, che aveva avviato tutti gli accertamenti per chiarire le cause della tragedia che ha colpito la famiglia Cian.
Straziati da dolore i genitori, che vivono a Montebelluna, la sorella Valentina, che risiede nel Veneziano. Simone viveva da qualche tempo in un appartamento di Santa Maria del Rovere, in uno dei complessi residenziali di via Ghirlanda. Una vita tranquilla la sua, con gli amici della compagnia che amavano ritrovarsi nella zona dello Storga, poco distante, sin dagli anni degli studi.
Era giardiniere, Simone, con una piccola impresa avviata da qualche anno. «Un ragazzo intelligente, intraprendente, scrupoloso, sempre disponibile», dice chi lo ha conosciuto bene. Aveva studiato agraria, poi gli studi di Enologia a Conegliano. Il verde, ben oltre il pollice, la terra ed i vini sono state le sue passioni. Sconvolti dal dolore gli amici, increduli di fronte ad una fine tanto precoce e tuttora inspiegabile.
È stato il padre, nei giorni successivi al decesso, a dare la notizia in rete, venendo letteralmente sommerso dagli attestati di cordoglio e di vicinanza. Da quanto è trapelato, Simone non aveva accusato in passato alcun problema o patologia cardiaca.
«A tutti coloro che lo conobbero e l’amarono perché rimanga vivo il suo ricordo», hanno scritto i familiari nell’epigrafe, che ritrae Simone mentre saluta, alle Cinque Torri. Anche la montagna era fra le sue passioni.
Simone lascia la mamma Lorena, il papà Luciano, la, sorella Valentina, gli zii, gli altri parenti. Venerdì pomeriggio l’addio, nella chiesa di Santa Bona, alle 15.15; il corteo funebre muoverà dal l’obitorio del Ca’ Foncello alle 14.55, dopo il rito l’inumazione nel vicino cimitero. I familiari non chiedono fiori, ma offerte a favore dell’associazione Retina Veneto Aps (associazione per la retina pigmentosa)