Concessioni balneari a Jesolo: l’intesa per ritirare il ricorso
Dettate le condizioni per cancellare il ricorso al Tar alla Umg 5 dopo l’assegnazione della stessa alla Cbc srl, formata dalla famiglia Moretti Polegato, l’imprenditore Alessandro Berton, la famiglia Menazza e un 25 per cento di albergatori di questa zona che sono entrati con le loro quote.
Avvocati ancora al lavoro per il destino della Unità minima di gestione sotto i riflettori da mesi. Chioschi e stabilimenti balneari uscenti alzano la posta in gioco per ritirare il ricorso al Tar che altrimenti andrà in udienza nel merito il 6 novembre. E in quella data, a bocce ferme e stagione terminata, tutto potrebbe accadere. Anche l’accoglimento del ricorso da parte di chi ha perso la concessione, con la conseguenza di dover rifare le gare e di sopportare un altro ricorso, questa volta al Consiglio di Stato, che sarebbe inevitabile.
La trattativa in corso
Si tratta senza sosta, in particolare, sulla gestione di tre anni da garantire ai gestori uscenti dei chioschi, tre dei quali sono ancora chiusi, con una buona uscita di 250 mila euro che resta però tra i punti in discussione. I chioschi aprirebbero subito con un affitto ancora calmierato, tra i 15 e i 20 mila euro, per poi ridiscutere il canone dopo i tre anni. Verrebbe garantito inoltre il 100% degli ombrelloni agli alberghi, non più l’85%, con tre fasce di prezzo differenziate. E il 50% ai condomini dei vari residence e appartamenti.
I legali di Cbc srl e quelli del Consorzio stabilimenti centrali Scarl finora hanno affrontato le trattative con il massimo riserbo. Probabilmente alla fine tutti cederanno un po’, rispetto alle posizioni iniziali, pur di raggiungere un accordo soddisfacente per entrambi.
Per il momento, l’amministratore delegato di Cbc, Alessandro Berton, non si è pronunciato in attesa che siano i legali ad annunciare l’esito della trattativa propedeutica alla chiusura del ricorso. Bisognerà capire fino a che punto potranno accettare queste condizioni piuttosto importanti e vantaggiose per gli uscenti.
Si cerca, in sostanza, un accordo tombale per chiudere con le polemiche e le vicende giudiziaria e amministrative che stanno minando l’avvio stagionale. Una soluzione per i prossimi 20 anni e non solo per questa o la prossima stagione estiva.
Deroga in vista dal Comune
Intanto, il Comune sta per concedere la deroga per gli ombrelloni da aggiungere alla Umg 7, comparto Marconi: potranno aggiungerne altri per eliminare il problema delle prime file finita in mezzo al mare con l’alta marea e lo spazio insufficiente per i noleggiatori di mosconi o i carretti del gelato.
Lo stesso potrà avvenire anche alla Umg 5, che ha chiesto la medesima deroga. Gli ombrelloni verrebbero aggiunti in particolare nella fascia di rispetto tra la passeggiata pedonale e l’ultima fila, circa 10 metri attualmente liberi. Alla Umg 7, comparto Marconi, prosegue intanto il dialogo tra la vincitrice Sebi Srl di Alessandro Iguadala e lo Stabilimento Marconi che è uscito sconfitto nella procedura comparativa.
Resta chiuso un solo chiosco sui tre complessivi. Ma anche in questa Umg, ormai, sono sempre più vicini all’accordo per chiudere anche con il ricorso al Tar.