Special Cook, la sfida di portare la cucina di qualità negli ospedali con un talent tra chef nei reparti
Gli ospedali non solo come posto dove vengono curate le persone ma anche luogo dove è possibile portare divertendosi la cucina di qualità con sfide nei reparti di pediatria e quelli dedicati ai meno giovani. Si tratta di Special Cook, il progetto-evento organizzato da Officine Buone, organizzazione di volontariato iscritta al registro delle onlus e incubatore di idee per l’innovazione sociale. Quest’anno il talent che annovera come protagonisti alcuni tra i più importanti cuochi e food blogger italiani, ha visto arrivare fino alla Finale gli chef Maura Bozzali e Fabio De Pinto. A differenza delle precedenti edizioni, dove la gara conclusiva avveniva sempre all’interno di un ospedale, la sfida finale e la premiazione di quest’anno è avvenuta il 19 giugno eccezionalmente presso il Talent Garden Isola di Piazza Città di Lombardia a Milano.
A vincere la settima edizione di Special Cook è stato De Pinto con “Peperone Rock”: carpaccio di peperone arrosto, nocciole tostate, erbette, oliva disidratata, olio di foglie di fico. Bozzali è arrivata seconda con “Equilibrio Estivo”: hummus di fagioli rossi alla paprica, sorgo con verdure marinate, pesto di zucchine e basilico guarnizione pomodorino confit. “Sono molto fiero di aver partecipato al progetto Special Cook di Officine Buone. Per me la vittoria è stata soltanto la ciliegina sulla torta, la cosa più importante è aver partecipato a questo progetto ed essere stato parte di questa grande famiglia e ovviamente donare un sorriso a chi ne ha bisogno”, commenta a ilfattoquotidiano.it De Pinto dopo la premiazione.
Ai vari Special Cook hanno partecipato negli anni oltre 50 chef professionisti con un totale di più di 200 date in ospedali e strutture di cura in giro per l’Italia, con un progetto che cresce e rafforza il proprio impatto sociale anno dopo anno. Gli ideatori sono contenti per come si è sviluppato l’evento con un forte approccio solidale ed empatico con i pazienti coinvolti. “Un innovativo progetto di volontariato in cui la cucina assume un ruolo importante, offre momenti di conforto e condivisione e allo stesso tempo diventa momento di formazione ed educazione alla buona alimentazione nelle fasi ospedaliere e post-ospedaliere”, dice Ugo Vivone managing director di Officine Buone.
Special Cook è un talent particolare che vede soprattutto giovani chef professionisti alla prova con ricette e preparazioni dedicate ai pazienti ospedalieri, nel rispetto delle regole e limitazioni previste nei reparti rendendo la sfida ancora più interessante. A comporre la giura che ha votato il vincitore ci sono Giacinto Callipo (Membro del CdA Callipo Conserve Alimentari), Enrica Borrelli (External Communication Manager Galbani), Verena Gioia (COO GialloZafferano), Marco Rossella (Direttore Marketing GialloZafferano), Tommaso Coppola (chef e co-owner del ristorante GIARDÍ), Giuseppe Scuotri (giornalista) e Michela Furpi (Dietista Coordinatrice presso Centro DCA Istituto Palazzolo di Bergamo). Ma non solo. Ad affiancare la giuria tecnica anche il voto cosiddetto “popolare” composto da partner dell’iniziativa, cuochi e food blogger, referenti ed ex-pazienti degli ospedali e infine i volontari che rendono possibili le date nei vari centri ospedalieri in tutta Italia.
“Nei reparti di pediatria e nei centri che ospitano persone con disabilità il progetto assume la forma di laboratorio di cucina, in cui gli chef cucinano insieme ai pazienti, regalando calore umano e una sorpresa buona”, spiegano gli organizzatori di Officine Buone. In altri reparti, come ad esempio quello dei disturbi del comportamento alimentare, il progetto assume invece un carattere formativo, con la realizzazione di show cooking in grado di supportare ed aiutare i pazienti a migliorare la propria alimentazione e il proprio rapporto col cibo.
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