Stadio Euganeo, l’opposizione attacca: «Serve trasparenza sulla curva Nord»
foto da Quotidiani locali
«Convocherò una commissione di controllo sull’Euganeo: è l’ennesima figuraccia a cui l’amministrazione Giordani, ed in particolar modo l’assessore allo sport, espongono la città di Padova».
È il consigliere di FdI Enrico Turrin, presidente della commissione, a intervenire sul contrasto nato tra la Federazione nazionale della pallamano e Palazzo Moroni attorno ai 4 milioni di euro di fondi Pnrr destinati a un nuovo impianto che fosse centro tecnico nazionale dietro la curva Nord.
Un progetto poi naufragato a causa dell’aumento dei costi delle materie prime, ma che ufficialmente tiene ancora in attesa la Federazione senza una rinuncia ufficiale del Comune ai fondi.
«Rischiamo di perdere i soldi», ha denunciato il presidente della Figh Stefano Podini. «Stiamo studiando soluzioni alternative», ha replicato l’assessore allo sport Diego Bonavina.
Proprio Bonavina, dunque, finisce nel mirino delle opposizioni: «Era almeno dal febbraio del 2023 che eravamo a conoscenza dei problemi legati alla riqualificazione della Nord attraverso i fondi del Pnrr, ma i cui costi lievitati da 4 a 7 milioni ne impedivano la realizzazione. Ne avevamo parlato già in una commissione nel marzo del 2023 – prosegue Turrin – Mesi di silenzi rischiano di fare naufragare un progetto che per la Federazione pallamano ha valore nazionale. Appare una gravissima mancanza di lealtà tra istituzioni, stante la totale assenza di comunicazione ufficiali da parte dell Comune. E non è più tollerabile la politica dello struzzo del sindaco nei confronti del proprio assessore allo sport, la cui imperizia nella gestione dei lavori di riqualificazione dello stadio è ormai diventata proverbiale».
Sul tema anche il consigliere comunale di PadoVà Manuel Bianzale non è tenero: «L’allarme lanciato dal presidente della Federazione non può cadere e non deve cadere nel vuoto – ragiona – Il sindaco ha deciso di spendere ben oltre 9 milioni nella curva dello stadio e quindi di fatto dedicando risorse solo ad un unico sport, e nonostante ciò ancor oggi non si è dato sapere quando terminerà e potrà essere agibile. Queste risorse almeno in parte potevano e dovevano essere destinate al miglioramento e ampliamento dell’attuale impiantistica sportiva padovana. Aberrante anche la dichiarata assenza di risposte da parte del Comune alla Federazione, che quantomeno per lo sforzo intrapreso si meriterebbe riscontri celeri e trasparenti. Ma la domanda sorge spontanea: questi 4 milioni che fine faranno se il centro federale non verrà realizzato?».