Riparava auto in un’officina abusiva, denunciato il proprietario: confiscati gli attrezzi, fuori dall’abitazione c’erano anche rifiuti
PORDENONE. Svolgeva l’attività di officina, senza alcun tipo di autorizzazione e in un’abitazione privata. E senza preoccuparsi di nulla, tantomeno le normative di sicurezza.
Un uomo, residente nel Pordenonese, è stato denunciato dagli agenti della Stradale di Pordenone, unitamente agli agenti della Questura di Pordenone, nell’ambito dei controlli in provincia di Pordenone.
Come detto i poliziotti hanno scoperto un’attività di autofficina completamente abusiva che veniva svolta presso un’abitazione privata e il cui responsabile risultava privo di qualunque autorizzazione amministrativa (compresa l’iscrizione alla Camera di Commercio) e del previsto titolo abilitativo professionale per svolgere tale attività, nonché il mancato rispetto della normativa antincendio.
Nonostante l'evidente condizione di irregolarità, una dozzina di auto (sia italiane che di nazionalità estera) erano state portate lì per lavori di riparazione.
Nei confronti del responsabile di tale officina abusiva, sono state elevate plurime e pesanti violazioni amministrative pecuniarie per diverse migliaia di euro, così come per i proprietari dei veicoli i quali sono stati sanzionati – sebbene in modo più lieve – per aver affidato la manutenzione dei propri veicoli ad una officina abusiva.
Sono state inoltre sequestrate e confiscate le attrezzature utilizzate per il lavoro (tra cui, una gru idraulica pieghevole, compressori, materiali oleosi, strumenti tecnici e di sollevamento motori, ricambi meccanici).
Durante il complesso controllo venivano rinvenute anche consistenti quantità di rifiuti pericolosi e non nell’adiacente area adibita a giardino e un deposito di materiale meccanico.
Al termine dei controlli dell’Arpa, il titolare dell’esercizio commerciale – di nazionalità straniera e residente nel pordenonese - è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone per il reato di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ai sensi del Testo Unico Ambientale.
Inoltre, unitamente al Comune ove si trovava l'attività, sono state rilevate importanti irregolarità catastali e urbanistiche dell’immobile adibito ad officina, motivo per il quale il proprietario e il responsabile dell’autofficina irregolare sono stati denunciati ai sensi del Testo Unico in materia Edilizia.
Il rispetto delle normative legate allo smaltimento dei rifiuti e la regolare acquisizione delle autorizzazioni e delle licenze, sono le principali verifiche che gli agenti della Polizia di Stato effettuano nell’ambito di tali attività commerciali, anche ai fini della tutela della concorrenza delle altre imprese operanti nel settore.