Ucraina, Putin blocca l’accesso ai media europei sul territorio russo: anche Rai e La7. Risparmiata solo l’Ungheria: stop solo a 1 sito
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Stop ai siti internet di tv e giornali europei. La Russia ha bloccato l’accesso sul suo territorio ai portali web di diversi media europei, tra cui gli italiani Rai, La7, La Repubblica e La Stampa. La decisione è arrivata, si legge in una nota il ministero degli Esteri, in risposta ad analoghe misure adottate dalla […]
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Stop ai siti internet di tv e giornali europei. La Russia ha bloccato l’accesso sul suo territorio ai portali web di diversi media europei, tra cui gli italiani Rai, La7, La Repubblica e La Stampa. La decisione è arrivata, si legge in una nota il ministero degli Esteri, in risposta ad analoghe misure adottate dalla Ue nei confronti dei russi Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.
Le restrizioni riguardano 81 media di 25 Paesi Ue, inclusi i media europei Agence Europe, Politico ed Euobserver. Il Paese in cui sono stati presi di mira più media è la Francia, ben 9, tra cui LCI, Le Monde, La Croix, Liberation e Afp. Dei media tedeschi sono interessati dalle restrizioni Der Spiegel, Die Zeit e Frankfurter Allgemeine Zeitung. In Spagna El Mundo, El Paìs, l’agenzia Efe e la radio tv pubblica Rtve. In Ungheria, guidata dall’alleato Viktor Orban, è stato preso di mira un solo media, ovvero il sito di notizie 444.hu.
“In risposta alla decisione presa dal Consiglio della Ue il 17 maggio di vietare ‘qualsiasi attività di trasmissione’ su tre media russi (Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta) che entra in vigore oggi, 25 giugno – si legge nel comunicato -, vengono adottate contro restrizioni all’accesso introdotte dal territorio della Federazione Russa alle risorse radiotelevisive di numerosi media degli Stati membri dell’Ue e degli operatori di tutta Europa che diffondono sistematicamente false informazioni sullo svolgimento dell’operazione militare speciale” in corso in Ucraina.
I russi, prosegue la nota, hanno ripetutamente e a vari livelli avvertito che “le molestie politicamente motivate nei confronti dei giornalisti e i divieti infondati nei confronti dei media russi nella Ue non passeranno inosservati”. Il comunicato nota che “nonostante ciò, Bruxelles e le capitali dei paesi dell’Unione hanno scelto di intraprendere la strada dell’escalation, costringendo Mosca ad adottare contromisure speculari e proporzionali con un altro divieto illegittimo. La responsabilità di tale sviluppo spetta esclusivamente alla leadership dell’Unione europea e i paesi che hanno sostenuto tale decisione”, ha sottolineato il ministero.
Il tutto accade nel giorno in cui Vladimir Putin è tornato a parlare di pace. “L’iniziativa di pace della Russia può fermare il conflitto ucraino e mettere la sua risoluzione su un percorso diplomatico”, ha detto il presidente russo nel suo discorso di apertura del decimo Forum internazionale Primakov. Il messaggio del presidente russo è stato letto dall’assistente del Cremlino Yury Ushakov, riporta la Tass.
Putin si è detto fiducioso che il forum presti la dovuta attenzione alla “proposta della Russia di risolvere la crisi ucraina in modo pacifico”.
“Mi aspetto che, a differenza di molti politici occidentali che non hanno nemmeno voluto esaminare l’essenza della nostra iniziativa, i partecipanti al forum la esamineranno in modo ponderato e razionale e saranno in grado di vedere che essa prevede davvero la possibilità di fermare il conflitto e passare alla sua soluzione politica e diplomatica“, ha affermato Putin nel suo messaggio.
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