Pereyra e Udinese ai saluti: l’argentino chiude l’esperienza friulana
È arrivato il segnale. Quello che scadrà oggi a mezzanotte è stato l’ultimo contratto di Roberto Pereyra con l’Udinese.
D’accordo, il calcio è famoso anche per i suoi colpi di scena, anche quando si parla di mercato o di ingaggi all’ultimo istante, ma gli indizi emersi nelle ultime ore portano il 33enne argentino lontano dal Friuli.
Da quello che era filtrato nelle scorse settimane, il club bianconero aveva fatto sapere all’argentino che le strade si sarebbero separate, proprio in virtù della decisione di Gino Pozzo di ripartire con un nuovo progetto, come testimonia l’ingaggio di un allenatore straniero come Kosta Runjaic, «una scelta di discontinuità», tanto per usare le parole pronunciate dal direttore generale Franco Collavino al momento della presentazione ufficiale del tecnico tedesco.
Proprio a lui, tuttavia, l’Udinese aveva concesso l’ultima parola su Pereyra, o meglio, sulla possibilità di stipulare un nuovo contratto con il centrocampista classe 1991, una sorta di jolly da quando è tornato in bianconero, nel 2020, dopo le esperienze nella Juventus e nel Watford.
Utilizzato da mezzala, da trequartista e anche da esterno destro, il ruolo che svolgeva già quando il club bianconero lo pescò nel River Plate nell’estate del 2011.
Tuttavia, nell’ultima stagione, pur mostrando dei lampi di classe – non a caso è stato eletto giocatore dello scorso mese di aprile in casa Udinese –, il peso degli acciacchi si è fatto sentire, tanto che ha messo piede sul campo per circa mille minuti in meno rispetto alla stagione precedente: 1862 contro 2829.
Un aspetto che inciso sulla decisione dell’Udinese? Di sicuro anche Runjaic, nel rivedere le prestazioni dei bianconeri, non pare aver speso una parola contraria allo stop, visto che nelle scorse ore Pereyra è stato offerto sia in Europa, sia in Sudamerica.
Il River Plate, il club che l’ha lanciato nel grande calcio, lo sta corteggiando da almeno due stagioni, ma il “Tucu” non sembra propenso a un ritorno alla base, anche se Los Millonarios sono tornati davvero competitivi, come confermano le più che dignitose apparizioni nella Copa Libertadores, la Champions dell’America Latina che è tutta brasiliana dal 2019. E proprio in Brasile è stato offerto Pereyra.
Secondo le voci che rimbalzano da oltreoceano un intermediario l’ha offerto prima al Vasco da Gama e poi al Gremio. Pereyra adesso aspetta un’offerta di contratto per valutare se ritornare in Sudamerica o valutare eventuali opportunità europee oltre a quella del Besiktas, il club turco che già lo scorso anno l’aveva messo nel mirino e che adesso sta pensando di portare a Istanbul un pezzo dell’Argentina, visto che sta corteggiando anche Angel Di Maria, reduce dall’esperienza al Benfica.
Dovesse scegliere il Brasile sarà curioso far notare che là incrocerà Walace, già approdato al Cruzeiro, il compagno con cui ha diviso la fascia di capitano dell’Udinese nel campionato appena concluso.
In caso di approdo in Turchia, invece, potrebbe anche sfidare nel derby un altro ex compagno di reparto, Lazar Samardzic, anche se per arrivarci il Fenerbahçe dovrà alzare l’asticella arrivando a 20 milioni più 6-7 milioni di bonus per strappare il serbo all’Udinese.
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