Treviso, autisti Mom sul piede di guerra: sciopero il 7 luglio
Terzo sciopero in meno di due mesi per i lavoratori di Mom: la tensione con l’azienda del trasporto pubblico non accenna a diminuire. Quella del 7 luglio, annunciata un po’ a sorpresa, è un’astensione collettiva dal lavoro che durerà per l’intera giornata, 24 ore, fatte salve le fasce orarie di garanzia del servizio.
Così come nelle due precedenti occasioni, quella di 4 ore dell’11 maggio e dell’intera giornata del primo giugno (due sabati), a proclamare lo sciopero sono Filt Cgil, Faisa Cisal e Sgb, sigle sindacali non appartenenti alle rsu aziendali.
A provocare questa nuova protesta dei lavoratori, che incroceranno le braccia creando inevitabili disagi al trasporto pubblico nel contesto urbano di Treviso e in quello provinciale (compresi i collegamenti verso il litorale), sono temi che spaziano dalle questioni meramente contrattuali, e di trattamento economico, all’organizzazione del lavoro, per arrivare al grande problema della sicurezza per gli autisti che negli ultimi mesi, a causa di ripetuti episodi di violenza, è emerso più volte alle cronache.
L’arrivo dell’estate, con una più difficoltosa gestione delle turnazioni causata dalle ferie, ha ulteriormente acuito i tanti nodi aperti.
Sul fronte della sicurezza, in particolare, come sottolineato in più occasioni dal segretario generale della Filt Cgil di Treviso, Antonio Ventura, «le aggressioni ai danni degli autisti creano una condizione anche psicologica di stress. Lavoratori e lavoratrici non si sentono garantiti nello svolgimento del servizio».
Su questo tema era intervenuto, esattamente un mese fa, anche il presidente di Mom, Giacomo Colladon, inoltrando le preoccupazioni del personale direttamente al prefetto.
Nel frattempo sono state promosse alcune serate informative, rivolte agli autisti, in collaborazione con il Comando provinciale dei Carabinieri di Treviso, dedicate alla sicurezza a bordo dei bus.
I primi tre incontri si sono svolti a Treviso, Vittorio Veneto e Montebelluna. Hanno partecipato circa 400 autisti.
Se da una parte questa iniziativa ha creato le condizioni per condividere, tra lavoratori e operatori della sicurezza, la conoscenza delle norme le e “buone pratiche” in tema di prevenzione dei conflitti, dall’altra ha fatto emergere anche alcuni dati relativi alla dimensione del problema: in un anno la centrale operativa dei carabinieri di Treviso ha ricevuto ben 40 chiamate da parte degli autisti in servizio.
Lo sciopero proclamato per il 7 luglio conferma che l’emergenza è ben lungi dall’essere risolta.
I disagi e le aggressioni subite dagli autisti Mom (tra le tratte da bollino rosso c’è quella tra Conegliano e Pieve di Soligo) si legano a doppio filo alla proliferazione del fenomeno delle baby gang e alle loro scorribande violente incontrollate in diversi centri della Marca.
Nell’elenco dei temi che hanno convinto autisti e colleghi ricompaiono poi le rivendicazioni relative alle indennità per le giornate di ferie, al riconoscimento del premio di risultato del 2023, e alla rivalutazione dei buoni pasto (dopo 11 anni di blocco, viene chiesta una rivalutazione del ticket restaurant da 8 a 13 euro).
Si aggiungono poi questioni di natura aziendale come: «carenza manutenzione mezzi», la modalità di «segnalazione guasti», il «taglio dei servizi» e la «mancata assegnazione turni del sabato».