Conegliano, coppia tenta la rapina al Lidl e aizza il pitbull per fuggire
Aizza il pitbull contro la cassiera, per aiutare la fidanzata a commettere un furto. Un taccheggio al discount Lidl di Conegliano si è trasformato in una tentata rapina.
Gli inquirenti hanno chiuso le indagini e denunciato una coppia di coneglianesi, lui J. P. 37 anni, lei 34 anni: l’accusa è di rapina impropria in concorso.
Il pitbull
I Bonnie e Clyde non hanno utilizzato armi, ma il cane come fosse un’arma. La commessa inoltre è stata spintonata, per fortuna non riportando lesioni. L’episodio si è verificato a metà giugno, verso l’orario di chiusura. Nel supermercato è entrata una donna, che è stata osservata da distante dal personale, perché in precedenti occasioni era stata notata mentre si intascava dei prodotti.
Una volta arrivata alla cassa, la 34enne ha pagato solo qualche genere alimentare. A quel punto è stata invitata dalla cassiera a tirare fuori della merce che aveva nascosto e pagarla. A quel punto è nata una colluttazione la ladra ha iniziato a tirarla per un braccio e a spingerla via per guadagnarsi la fuga. In quel momento in supporto è entrato in azione il fidanzato, che aveva al guinzaglio il pitbull, senza museruola.
L’uomo ha istigato il cane contro la cassiera, in modo da liberare la complice e consentirle di scappare e gettare via i prodotti. Impaurita dall’animale la dipendente del discount ha rinunciato al tentativo di trattenere la coppia. In via San Giovanni Bosco è intervenuta una volante della polizia, che nell’immediatezza ha bloccato il 37enne, ancora lì con il suo pitbull. Le successive indagini hanno portato inoltre all’identificazione della fidanzata.
La direttrice del Lidl ha formalizzato la denuncia e adesso la coppia dovrà rispondere davanti a un giudice di tentata rapina in concorso. Al discount come in altri supermercati e negozi di Conegliano già in più occasioni si sono verificati taccheggi, ma non con una violenza del genere.
Chi sono i due
In particolare lui è noto alle forze dell’ordine. Alcuni anni fa era finito a processo per un curioso caso. Era stato accusato di aver effettuato una serie di telefonate al 113 per chiedere informazioni e quindi era andato a processo per interruzioni di pubblico servizio.
Era stato assolto, poiché la difesa aveva dimostrato che alcune chiamate erano state effettuate da una persona con voce femminile, una donna mai identificata.
Nella serata di mercoledì 10 luglio invece al supermercato Scottà di San Vendemiano si è verificato un tentativo di furto terminato con un trattamento sanitario obbligatorio. Una cinquantaduenne nota per problemi psichici, che vive in un edificio abbandonato al confine tra Conegliano e San Vendemiano, ha dato in escandescenza. Oltre alle forze dell’ordine si è reso necessario anche l’intervento dei sanitari del Suem 118 che hanno sedato la donna la quale, una volta caricata in ambulanza, è stata condotta in ospedale. Per lei non vi sarà una denuncia. —