Imprenditori «marci» da isolare
l’uomo lasciato con un braccio tagliato senza soccorso e con lo stesso braccio gettato in un cassonetto, unitamente alle dichiarazioni del padrone dell’azienda - in questo caso è giusto parlare di padrone e non di imprenditore perché imprenditore è un termine troppo nobile per quel «signore» - che ha detto che il tutto è da riportasi sostanzialmente a una colpa di distrazione e cattivo svolgimento delle proprie mansioni da parte dell’agricoltore morto, è qualcosa di impensabile, di ributtante, di scandaloso. Ebbene, questa vicenda ci fa riflettere su almeno due cose.
La prima. Gli imprenditori italiani, qualsiasi attività svolgano e in qualsiasi campo siano impegnati, in generale sono persone responsabili, ce lo dice la storia dell’azienda in Italia, ma ce lo conferma anche l’attualità. Tra di loro, come in ogni gruppo sociale, ci sono le mele marce e, come in questo caso, mele molto marce. Purtroppo, questi imprenditori «marci» si caratterizzano per una concezione del lavoro altrui come se fosse il lavoro di bestie e non di persone, e non sarebbe giustificato neanche nel caso degli animali, figuriamoci degli uomini. Purtroppo, non sono pochi perché il male che provocano non dipende solo dal numero, pur esiguo nei confronti della loro totalità, ma va considerato in relazione alla malvagità di trattamento dell’essere umano. Il lavoro è il luogo dove l’uomo esprime se stesso, guadagna il pane per vivere, dimostra, ove possibile, il proprio talento.
Per questi imprenditori «marci» tutto questo non è contemplato. È contemplato invece ammassare al mattino su di un camion, come fossero sacchi di patate, poveri cristi in cerca di qualche euro al giorno e portare queste persone sui campi di lavoro senza alcuna legalità, senza alcune misura di sicurezza, per un tempo che a volte raggiunge le dodici ore al giorno, senza premurarsi di dar loro neanche una bottiglietta d’acqua: bestie gettate nei campi allo stato brado. Tenete conto che è possibile che l’uomo sia privo di ciò che lo rende tale: l’umanità. Questo è il caso nel quale si iscrive la vicenda di questo agricoltore il cui corpo è stato ricomposto dopo la morte perché si è ritenuto di non soccorrerlo, evidentemente nella mente di costoro quest’uomo non aveva né il diritto né la dignità di essere considerato tale. Delle bestie che vogliono ridurre gli altri a bestie con una sola differenza: quelli che riducono altri a bestie non trattano sé stessi da bestie, godono del loro privilegio di potere sulla vita degli altri che sono ridotte a bestie nel corpo, mentre i primi sono bestie nell’anima.
La seconda. In tutta Italia, e non solo nella provincia di Latina dove è avvenuto questo scempio, la funzione di controllo da parte dello Stato nei confronti del lavoro è scarsa o assente. Ancora troppo pochi sono i controllori rispetto ai controllati. Nella provincia laziale ci sono seimila aziende in attività e circa 20 mila lavoratori direttamente dipendenti e altre migliaia nell’indotto agricolo. I dati Inps ci dicono che solo 220 aziende hanno aderito alla Rete agricola di qualità che assicura condizioni di legalità per quanto riguarda il lavoro delle aziende associate. Si sa perfettamente che ci sono episodi di caporalato. Il proprietario dell’azienda che ha lasciato morire in modo indegno Satnam Singh era sotto inchiesta proprio per caporalato da quattro anni. È scandaloso e dissennato che occorrano quattro anni durante i quali questo signore ha continuato a fare tutto ciò che voleva sulle spalle di esseri umani fragili, deboli, senza alcuna forza contrattuale se non quella della fame. Quattro anni non sono un tempo, sono un’eternità per scoprire e punire coloro che fanno il caporalato, dove per appurare il reato tutti sanno come fare e come farlo in modo veloce ed efficace. Quante troupe televisive di varie televisioni e di vari programmi, in modo esplicito o sotto copertura, hanno certificato con assoluta certezza i tempi, i luoghi, le modalità e i responsabili di questo fenomeno... Perché si sono lasciati passare quattro anni? Perché non si è intervenuti in modo veloce e rigoroso? Perché si è lasciato un imprenditore senza scrupoli, e il fenomeno nella zona non è purtroppo poco diffuso, trattare delle vite umane come se umane non fossero?