Softball, Mondiali 2024: il girone di ferro dell’Italia. USA e Canada con la Cina
Non era difficile immaginarsi che ci sarebbe stato, ma il fatto rimane uguale: per l’Italia non sarà semplice superare il girone della fase finale dei Mondiali di softball per il semplice motivo che, al suo interno, ci sono due superpotenze della disciplina a livello globale, USA e Canada.
Per il team americano parla da solo lo storico: 11 titoli mondiali (più i World Games 2022 che sono stati utilizzati come rassegna iridata, quindi ufficialmente sono 12 anche se lì furono utilizzate giocatrici per larga misura dalla NCAA), quattro secondi posti e soltanto una volta senza podio. Nondimeno, vanta tre ori e due argenti olimpici, tra cui quello di Tokyo nel 2021. Per spiegare, peraltro, la motivazione, basta citare le parole rilasciate al sito ufficiale dalla manager Heather Tarr: “Vogliamo vedere quanto possiamo essere brave. Siamo motivate per essere un programma cui gli altri guardino come guida per il raggiungimento della grandezza“.
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Dal canto suo, il Canada, che si è avvicinato all’evento vincendo la Canada Cup (con il TC Colorado come squadra più vicina al livello delle canadesi), ha molto di che sorridere. La squadra è per buona misura quella che ha gareggiato alle Olimpiadi tre anni fa. Se c’è un ostacolo per l’Italia è molto probabilmente questo, volendo puntarne uno che raccolga in sé la speranza di arrivare in semifinale. Kaleigh Rafter, che guida il team, ha messo la situazione in questo modo, sempre dal sito della competizione: “Oggi come oggi, la forza del nostro team riguarda l’attacco. Abbiamo anche un pitching staff molto variegato e unico per ciò che porta al suo team. La chiave è cercare di mettere le persone nella migliore situazione per avere successo e combinare i loro set qualitativi in maniera appropriata nelle partite“.
Va da sé che è la Cina la squadra meno quotata del lotto. Una medaglia mondiale le manca dal 1994, e in generale non è che il Paese più popoloso del mondo stia passando un grande momento nel panorama internazionale. Da un paio d’anni c’è una squadra sostanzialmente compatta e unita, ma rimane da vedere se questo aspetto basterà a riportare le asiatiche a fasti lontani. L’Italia ricorda la Cina con piacere perché fu l’ultimo match della rassegna iridata giapponese del 2018 a livello di gironi. Arrivò l’approdo alle migliori otto, in quel caso.