Giocano alla guerra nei boschi tra Quassolo e Tavagnasco, i pacifisti contro The lord of war
QUASSOLO
Fa discutere l’evento The lord of war organizzato da Csain Piemonte e associazione sportiva Campo Luini con la sezione soft air Lupi del Moncenisio sulle montagne tra Quassolo e Tavagnasco. I due Comuni hanno concesso il patrocinio alla manifestazione e provveduto a informare capillarmente le persone per evitare fraintendimenti e permettere lo svolgimento della manifestazione (autorizzata a termini di legge) in sicurezza. Il fatto, in sé, non è irrilevante perché l’evento è un gioco di ruolo con otto equipaggi e altre 25 persone tra staff e comparse in assetto da combattimento con armi (ovviamente giocattolo) che si svolge dalle 22 di questa sera alle 10 di domenica mattina.
La discussione attorno all’evento non è sulla regolarità o sulle autorizzazioni, ma sull’opportunità. È giusto che amministrazioni comunali patrocinino eventi di questo genere con la guerra (vera) alle porte dell’Europa? Se lo chiedono (e lo chiedono ai Comuni) associazioni e cittadini che da più di due anni, ogni sabato mattina, manifestano a Ivrea contro ogni guerra, contro la corsa agli armamenti e contro le armi nucleari. Nelle ultime ore, le associazioni pacifiste stanno cercando di mettere a punto un documento. Per loro, comunque, la risposta è “no”. «Non siamo d’accordo al fatto che amministrazioni pubbliche siano il loro sostegno a aventi che, pur in forma di gioco sportivo, simulano atti di guerra - sottolineano –. Le guerre non possono essere oggetto di un gioco». E ancora: «Le associazioni sportive hanno un ruolo importante nel promuovere valori attraverso lo sport, soprattutto nei confronti dei più giovani. Non c’è bisogno di giocare alla guerra». Ai Comuni uno spunto di riflessione: «Non è opportuno patrocinare questi eventi in questo momento drammatico per l’umanità. Promuovano, piuttosto, iniziative per sviluppare la cultura della pace».
A Quassolo, la corale parrocchiale ha scritto una lettera al sindaco Agostino Blanc, sottolineando gli stessi principi: «Propagandare la manifestazione del Signore della guerra come uno sport non depone a favore di un rappresentante istituzionale». Nelle ultime ore, comunque, diverse persone avrebbero fatto sentire la loro voce di dissenso al comune di Quassolo. E se Agostino Blanc sceglie la via del silenzio pubblico, Moreno Nicoletta, sindaco di Tavagnasco, spiega di avere il più assoluto rispetto di ogni punto di vista e sottolinea: «Per noi è un evento sportivo, che viene svolto con tutte le autorizzazioni».
Luca Novero è il responsabile della sezione soft air Lupi del Moncenisio: «Sinceramente? Posso capire vari punti di vista, ma sono sorpreso da queste reazioni. Nella nostra attività non ci sono guerrafondai e non c’è nulla di politico. La nostra associazione fa parte di un gruppo composto da altre 12 società in tutta Italia: amiamo la natura e lo sport, rispettiamo l’ambiente. La nostra componente aggiuntiva è legata al gioco di ruolo: ci mettiamo alla prova in poche ore con grandi percorsi di trekking con importanti dislivelli. C’è chi gioca alla play station o ai giochi da tavolo, noi abbiamo organizzato eventi di questo tipo un po’ dappertutto e non abbiamo mai avuto problemi». A Quassolo, il gruppo del soft air è una presenza fissa all’annuale sagra del Porcino: «Le persone ci conoscono, mettiamo un banchetto e facciamo delle attività. Mi spiace si sia creata questa situazione». Otto gli equipaggi (a coppie) che parteciperanno alla gara: «Uno arriva dalla provincia di Bari. Siamo rispettosi dell’ambiente (si utilizzano solo pallini biodegradabili), non si varcano proprietà private, saranno solo utilizzate aree messe a disposizione dal Comune».