Ivrea, degrado alla stazione ferroviaria e a Casa Molinario
Ivrea
È il degrado di un intero quadrante della città, ospitato nello spazio di cento metri o poco più. Perché dal Movicentro a Casa Molinario, tanto ci passa.
A segnalare l’ennesimo episodio violento in stazione è il consigliere comunale di Azione-Italia Viva Massimiliano De Stefano.
Racconta di aver visto una lite iniziata con un coperchio di una scatoletta di tonno usato come arma tagliente e finita a bottigliate. Pare i contendenti siano stati divisi, nessuno si sia fatto male e alla fine si sono dileguati senza l’intervento di forze dell’ordine.
«C’è sporcizia, c’è degrado - spiega ancora De Stefano -. Ci sono panchine divelte in corso Nigra. Ma è possibile che non si possa fare niente? Io, stavolta, ho avuto paura. Non è possibile che si debba avere paura a lasciare l’auto nel parcheggio e attraversare il sovrappasso per corso Nigra. Le telecamere, ci sono, ma siamo sicuri che bastino e che funzionino? Quello che ci vorrebbe, secondo me, è un posto di polizia, come c’è in altre stazioni. Per vigilare tutta la zona della stazione, sovrappasso e parcheggi sotterranei inclusi».
D’altronde il Movicentro è già stato teatro di episodi violenti: il più eclatante, di recente, è stato un accoltellamento. E anche di episodi di spaccio, con controlli mirati da parte della polizia di Stato.
Casa Molinario, vista da fuori, sembra un luogo complentare.
«Lì c’è una proprietà privata - spiega il comandante della polizia municipale Paolo Molinario - che spesso interviene. Quando notiamo qualcosa, una porta o una finestra rotta, la proprietà arriva e chiude il buco».
Infatti la proprietà aveva chiuso con pannelli in legno l’entrata, che però il mese scorso è stata sfondata di nuovo. Così ha installato una cancellata. Ma ora sono le finestre al piano superiore ad esser state rotte.
Dall’esterno, al secondo piano, è possibile vedere anche un poster attaccato al muro.
Due anni fa proprio la proprietà chiese aiuto alla polizia di Stato, che sgomberò l’edificio. All’interno, infatti, c’era chi era andato a viverci stabilmente. Gli agenti sono quindi andati sul posto.
Il sopralluogo ha rivelato la presenza di due individui già noti alle forze dell’ordine. I quali si erano sistemati portando lì letti, mobili, libri e suppellettili. A quel punto i due sono stati denunciati per invasione di edificio e l’ex centro prelievi sgomberato. Per posizione e problemi della zona, quello è un punto privilegiato che rischia di far gola a molti, anche persone di passaggio.
Dopo l’Ipercoop, osteggiato anche da un movimento di cittadini, la proprietà aveva presentato un progetto per un B&b, che però attualmente pare definitivamente accantonato. Non lo sono, però, le speranze di recuperare l’area.
«Io so - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Comotto -, che la volontà di recuperarla c’è e a breve la proprietà dovrebbe presentare un progetto. La destinazione d’uso lascia campo libero, ma l'idea è di ripristinare il fabbricato con la stessa volumetria».