Scherma, Cerioni: “Consapevoli della nostra forza, dovremo conquistarci tutto stoccata su stoccata”
Il settore del fioretto rappresenta una delle possibili miniere d’oro della spedizione olimpica italiana ai Giochi di Parigi 2024, anche grazie all’assenza della Russia, tuttavia la concorrenza resta di altissimo livello (soprattutto al maschile) e non sarà così semplice tornare sul gradino più alto del podio dopo gli zero ori di Tokyo 2021. Stefano Cerioni ha fatto il punto della situazione a pochi giorni dall’inizio delle gare con in palio le medaglie.
“Siamo pronti. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, di qualità e in un clima di grande serenità. Partiamo carichi, consapevoli della nostra forza ma soprattutto del fatto che nessuno ci regalerà qualcosa. Dovremo conquistarci tutto, lottando stoccata su stoccata. Guardo ai Giochi con la tranquillità di chi sa d’aver fatto tutto come si doveva, ora bisognerà dare il massimo per avere la controprova e raccogliere i frutti”, dichiara il CT della Nazionale italiana di fioretto.
“Mi conforta quanto ho visto in ognuno dei nostri atleti. Sia le ragazze che i ragazzi in allenamento ci hanno messo grandissima applicazione, preparandosi al meglio. Adesso servirà fare quel che ciascuno di loro sa, e avere la mentalità giusta, perché la testa quel giorno sarà fondamentale. Chiariamo subito: è totalmente fuori strada chi pensa, dall’esterno, che al femminile si debba solo andare a ritirare la medaglia. Nella gara individuale c’è l’americana Kiefer, campionessa olimpica uscente e numero uno del mondo: a lei il peso del pronostico”, le parole di Cerioni.
“Con la squadra delle donne siamo in vetta al ranking, partiamo favoriti e dovremo saper convivere con questa responsabilità in un mix di serenità e grande determinazione, rispettando il valore delle avversarie. Al maschile c’è un livellamento verso l’alto incredibile, tanto nella prova individuale quanto in quella a squadre dove tutte le formazioni qualificate sono competitive ai massimi livelli. In questo scenario complesso, incerto e stimolante, schieriamo tre ragazzi giovani, fortissimi e alla prima esperienza olimpica. La tensione in un esordiente ai Giochi è sicuramente amplificata, eppure l’entusiasmo, la voglia di fare, e soprattutto la consapevolezza del lavoro che c’è alle spalle, dovrà prevalere”, spiega l’ex Commissario Tecnico della Russia.
Sul possibile impatto emotivo della prima volta ai Giochi per i cinque esordienti Tommaso Marini, Filippo Macchi, Guillaume Bianchi, Martina Favaretto e Francesca Palumbo (convocata solo per la prova a squadre): “La presenza di questi esordienti è il segno di un bel ricambio generazionale, che si mescola all’esperienza dei veterani. Per tutti varrà lo stesso concetto: a Parigi non potremo sottovalutare nessuno, e bisognerà mettere in pedana il carattere che, insieme alla qualità del lavoro, ci ha permesso di ottenere risultati straordinari in questo triennio”.