Galline con il becco “sigillato”, conigli e anatre in gabbie troppo strette per muoversi: sequestrati 27 animali maltrattati
CORMONS. Un altro sequestro di animali detenuti in cattive condizioni è stato effettuato in questi giorni a Cormons dalla Stazione di Gorizia del Corpo forestale regionale e dalla Struttura complessa di Sanità pubblica veterinaria nell’ambito delle attività congiunte svolte nel territorio isontino.
In questo caso non si tratta di cani da caccia, come avvenuto due settimane fa, ma di animali da cortile: nello specifico, quattro galline ovaiole, sette conigli da carne, un’anatra, nove quaglie e sei tortore bianche.
«Gli animali erano tutti tenuti in gabbie davvero piccole per le loro dimensioni», riferisce Damiano Baradel, gestore del Centro di recupero della fauna selvatica ed esotica di Terranova a San Canzian d’Isonzo, cui sono stati affidati gli animali dopo il sequestro.
«I conigli non riuscivano nemmeno a girarsi nelle gabbie che avevano a disposizione – aggiunge –, mentre le quaglie sono state trovate, da quanto abbiamo appreso, in quelle piccolissime usate per i richiami vivi. A livello complessivo, tutti gli esemplari sottoposti a sequestro pare non avessero un sufficiente accesso all’acqua, fossero con poco cibo a disposizione e si trovassero anche in condizioni di sporcizia».
La sorte peggiore è toccata forse alle quattro galline cui «era stato montato sul becco, ancorandolo alle narici, un dispositivo per evitare che rompessero le uova deposte».
Un comportamento che la specie può assumere nel momento in cui ha poco spazio a disposizione. Il comportamento si presenta invece molto raramente qualora le galline vengano allevate allo stato brado o in spazi particolarmente ampi, con la possibilità di muoversi liberamente, specie all’aperto. I dispositivi sono stati quindi tolti poco dopo l’arrivo nel Centro di recupero di Terranova dal veterinario che affianca la struttura nella sua attività, il dottor Stefano Pesaro, per essere consegnati alla Stazione di Gorizia del Corpo forestale regionale nell’ambito dell’indagine scattata a carico del proprietario degli animali, denunciato per detenzione di animali incompatibile con il loro benessere.
«Francamente, in tanti anni non ci era mai capitato di vedere una cosa del genere – sottolinea il gestore della struttura di Terranova –. Non so come si possano tenere degli animali così». È andata bene, comunque, anche all’anatra muta che, nonostante non fosse molto in carne, pare dovesse finire in pentola in giornata. Baradel ha sistemato i nuovi arrivi negli ampi spazi di cui si è dotato negli anni il centro di Terranova. La struttura opera per conto della Regione (l’unico centro autorizzato all’accoglimento della fauna esotica e delle tartarughe marine in Friuli Venezia Giulia), da cui riceve un contributo annuale, e in sinergia con il Corpo forestale regionale.
Restano intanto accolti nel canile comunale di Gorizia a Lucinico i due cani, una setter e un alpenlandische dachsbracke, che un paio di settimane fa sono stati sottratti al proprietario, sempre a Cormons, per le condizioni in cui erano trattati. Nelle pertinenze dell’abitazione i carabinieri avevano trovato anche un terzo cane, purtroppo deceduto.