Obiettivo lavorare nel mondo scuola, seimila domande per un posto Ata a Pordenone
PORDENONE. È caos nelle graduatorie provvisorie di Terza fascia di ausiliari-bidelli, tecnici, amministrativi Ata 2024-2027 nelle scuole pordenonesi: i problemi legati alla valutazione della certificazione di alfabetizzazione digitale (Ciad) e di qualifica di operatore socio-sanitario hanno messo a dieta gli elenchi.
Si annunciano ricorsi e la prima proiezione provvisoria è di circa duemila domande in meno rispetto al 2021: se i numeri saranno confermati il calo è del 25 per cento.
Si tratta delle graduatorie di istituto dove si concentrano le domande in arrivo dalla Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e altrove. «L’ipotesi è di oltre seimila domande per la Terza fascia Ata 2024-2027, ma nel 2021 erano 8.885 nel pordenonese». Giuseppe Mancaniello sindacalista Flc-Cgil ha monitorato le scuole che sono alle prese con i controlli delle domande, presentate dai candidati entro il 28 giugno.
«Il tempo stringe e per il Friuli Occidentale si ipotizza una diminuzione almeno del 20-25 per cento come capita anche a Milano e altrove – sostiene il sindacalista –. A Gorizia si calcolano circa mille domande in meno di tre anni: il caro-vita incide sulle scelte dei precari che, comunque, arrivano in massa dalle regioni del sud».
Il tasso di occupazione nel pordenonese per i candidati nelle graduatorie di istituto di terza fascia calcolato nel 2023 è del 4 per cento. Il sogno dei cassintegrati, disoccupati e laureati è sempre il lavoro nella scuola di Stato: si mettono in fila a Pordenone allo sportello sindacale Flc-Cgil per ottenere le prime proiezioni sugli elenchi di Terza fascia.
«L’obiettivo è quello di lavorare a scuola – ha spiegato un laureato in giurisprudenza di Napoli ai sindacalisti Flc-Cgil –. Il salario è sicuro: si entra come bidelli e poi si fa carriera amministrativa, in segreteria».
In meno di dieci anni di supplenze arriverà il ruolo e addio alla precarietà: il passaggio obbligato sono due anni di servizio continuativo per entrare nelle altre graduatorie “24 mesi” che sono il trampolino per il contratto di ruolo. Non ci sono concorsi da sostenere per ottenere un posto da bidello e amministrativo.
«Centinaia di telefonate da ogni parte d’Italia – dice Mancaniello –. Attendiamo i risultati definitivi delle graduatorie di terza fascia Ata 2024-2027, ma l’ipotesi è quella di una flessione delle domande. Siamo sempre di fronte a una massa di laureati, cittadini immigrati dai paesi europei dell’est e da tante regioni del sud che danno l’assalto agli elenchi. Poi il freno sono i salari da fame che arrivano con ritardi di tre, quattro mesi».
Per l’accesso al lavoro in bidelleria serve almeno un diploma triennale di qualifica. Il salario base è di 1.100 euro mensili: per chi arriva a Pordenone da altre regioni restano pochi spiccioli, dopo avere saldato il conto di vitto e alloggio.
«Quattro anni fa l’assalto alle graduatorie dei precari Ata di terza fascia a Pordenone ha superato in alcune scuole la quota di 10.170 aspiranti bidelli, amministrativi e tecnici – Mancaniello ha estrapolato i numeri per istituto –. Un esodo storico che continua, anche se è in flessione». Tanti licenziati quarantenni, precari storici oppure laureati in arrivo da altri Paesi europei, neo diplomati e casalinghe sono pronti a salire sull’ultimo treno dell’occupazione statale».