Giulia e il 100 al 25 Aprile di Cuorgnè: «Sono felice per il voto, ora vorrei laurearmi»
CASTELLAMONTE. Nutre una passione per Pirandello e coltiva il sogno nel cassetto di laurearsi in Lingue e letterature straniere, Giulia Michelle Lupia, 18 anni, che ha subito accolto con entusiasmo la proposta di raccontare il suo esame di maturità e quello che vuole fare “da grande” seguendo l’input della sua amica del cuore, Giulia Iorio Peretto, con la quale ha condiviso anche il massimo dei voti, l’agognato 100/100, diplomandosi nell’indirizzo Turistico della sede di Cuorgnè dell’Istituto di istruzione superiore 25 Aprile- Faccio.
Con quale stato d’animo ha vissuto i giorni precedenti l’esame?
«Ero stranamente tranquilla perché consapevole di aver dedicato molto tempo allo studio e che più di così non avrei potuto fare. Ho avuto poco tempo per rivedere tutti gli argomenti ma è stato utilissimo trascorrere qualche giorno in montagna insieme ai professori e ai miei compagni per studiare insieme. La prima prova era quella che temevo un po’ di più perché non sempre riesco ad esprimermi bene come vorrei. Ho sperato per giorni in una traccia su Pirandello, uno dei miei autori preferiti e, fortuna ha voluto, che uscisse. Nonostante questo, alla fine, ho scelto quella su Ungaretti perché mi sembrava che potessi analizzarla meglio».
È soddisfatta, Giulia Michelle, della votazione che le è stata assegnata dalla commissione esaminatrice?
«L’esito della maturità mi ha resa molto felice e orgogliosa, qualsiasi voto sarebbe andato bene perché non è quello a definire una persona, però è stato come una ricompensa per il mio impegno costante».
Cosa vuole fare “da grande”? Pensa ad inserirsi subito nel mondo del lavoro oppure intende proseguire gli studi all’Università?
«Ho già avuto qualche esperienza lavorativa, però ho deciso che continuerò gli studi, in particolare vorrei laurearmi in Lingue e letterature straniere».
Quali sono i suoi hobby, passatempi preferiti?
«Nel mio tempo libero amo leggere, cucinare e sono appassionata di make-up.