Borgo Ticino, si abbatte un boschetto per costruire due nuovi palazzi
PAVIA. Mercoledì mattina alcuni operai hanno iniziato ad abbattere gli alberi del boschetto che si trova a cascina Leona, in Borgo Ticino. In questo punto, in base al Pgt vigente e a una convenzione, è possibile costruire due palazzine. Comitati e residenti protestano, anche perché in zona si trovano molti animali selvatici, ma il proprietario del terreno ha il diritto di avviare il cantiere.
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La scheda
Quest’area del Borgo è inserita nel Piano di governo del territorio con una scheda che si chiama “cascina Leona”. Si tratta di 5.700 metri quadrati, per la maggior parte coperti da bosco, nei quali sarebbe possibile costruire due palazzine. «L’attuazione – spiega il piano – è subordinata al completamento della viabilità in proseguimento con strada Leona, alla riqualificazione dell’area a parcheggio nel piazzale strada Leona e agli interventi compensativi dell’area boschiva». Inoltre il Pgt dispone di «mantenere le unità eco sistemiche presenti nella porzione sud lungo il colatore Gravellone».
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La convenzione per autorizzare l’edificazione venne stipulata il 18 luglio 2007 , quando l’amministrazione di centrosinistra era guidata da Piera Capitelli, tra l’immobiliare Raced Srl di Francesco Rampazi e l’allora dirigente dell’Urbanistica. Il documento venne poi prorogato varie volte: prima al 2015, poi al 2021 e ottenne un’ulteriore proroga a causa della pandemia. Sarebbe scaduta nel 2023, ma è stata nuovamente rinnovata nell’agosto dello scorso anno. Al di là dei dettagli urbanistici, però, l’inizio dei lavori ha mobilitato gli esponenti dei comitati che si sono a lungo battuti contro la variante al Pgt della giunta Fracassi, poi revocata. Mercoledì pomeriggio, in questo punto si sentiva distintamente il richiamo di un capriolo e l’area è frequentata da altri animali selvatici.
«La scelta di costruire – spiega Valentina Bove, del comitato per il Borgo – è stata adottata in passato e l’amministrazione attualmente in carica non ha responsabilità. Vedere abbattere questi alberi fa male, spero sia da esempio per non continuare sulla linea di andare a costruire sulle aree verdi». Mercoledì pomeriggio Bove e altri esponenti dei comitati hanno fatto un sopralluogo nel punto, dopo che ieri mattina era stato richiesto l’intervento della Forestale che ha preso visione della situazione. In giornata abbiamo tentato di contattare la società Raced Srl senza successo. L’abbattimento del boschetto dispiace anche ai residenti di una palazzina che, sino ad ora, avevano le finestre che affacciavano sulla natura e adesso, probabilmente, si troveranno a vedere altri condomini.