Chi è Raven Saunders e perché la sua maschera è diventata simbolo di coraggio
A Parigi 2024 la pesista statunitense Raven Saunders è riuscita ancora una volta a catturare l’attenzione del mondo intero. Con la sua maschera distintiva, questa volta nera come la notte, altre volte verde e possente come quella di Hulk, Saunders non passa mai inosservata. Ma dietro questa scelta peculiare si cela però una storia di lotta, coraggio e speranza.
Tutto è iniziato durante la pandemia di Covid-19. Gli atleti, obbligati a indossare mascherine, si sono dovuti adattare a nuove condizioni di gara. Per Saunders, la maschera è diventata qualcosa di più di una semplice protezione sanitaria. Ha scoperto che le permetteva di isolarsi dal chiacchiericcio pre-gara, di concentrarsi solo su se stessa e di allontanare le distrazioni. Questo rituale le ha portato fortuna a Tokyo, dove nel 2021 ha vinto l’argento olimpico nel getto del peso. Da quel momento, la maschera è diventata il suo segno distintivo.
La scelta della maschera di Hulk non è casuale. Raven Saunders, con il suo fisico possente, è spesso paragonata al celebre personaggio della Marvel. Ma c’è di più: come Bruce Banner, anche Saunders ha dovuto affrontare le proprie battaglie interiori. La maschera di Hulk rappresenta la sua lotta per controllare il proprio alter ego sul campo di gara, dove si sente trasformata e invincibile.
Nata nel 1996 a Charleston, South Carolina, Raven ha vissuto un’infanzia e una giovinezza segnate dalla discriminazione e dalle difficoltà. Dopo un promettente debutto olimpico a Rio 2016, dove ha ottenuto un quinto posto, la sua carriera sembrava in ascesa. Tuttavia, gli anni successivi sono stati segnati da infortuni, problemi finanziari e una profonda crisi personale. Nel 2018, Raven è arrivata a un passo dal suicidio, fermandosi sull’orlo di un viadotto. Solo un messaggio disperato a una psicoterapeuta dell’università le ha salvato la vita, portandola a ricevere una diagnosi di depressione, ansia grave e sindrome da stress post-traumatico.
Da quel momento, Saunders ha intrapreso un difficile percorso di guarigione, fatto di meditazione, terapia di gruppo e un ricovero in un centro specializzato. La sua rinascita l’ha portata fino al podio olimpico di Tokyo, dove ha alzato le braccia in segno di solidarietà verso il movimento LGBT e gli oppressi di tutto il mondo. Il suo gesto ha fatto il giro del mondo, simbolo di una lotta che va oltre lo sport. Oggi, Raven Saunders dedica la sua vita alla sensibilizzazione sulla giustizia razziale e sulla salute mentale. Ha partecipato alla realizzazione di un documentario sulla sua vita, intitolato “Fuori dal buio“, con l’obiettivo di dare voce a chi lotta in silenzio.
La sua storia ispira migliaia di persone, così come la sua maschera: Saunders ha spiegato che indossarla le permette di veicolare meglio i messaggi sociali che vuole diffondere. Il suo look audace a Parigi 2024, con metà capelli viola e metà verdi, occhiali da sole con lenti gialle e la maschera nera, è un’ulteriore testimonianza della sua unicità. Ora è attesa nella finale del getto del peso, in programma domani, venerdì 9 agosto, alle ore 19.40.
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