Liliana Resinovich, l’ultimo mistero: cancellata la chiamata con l’amante Sterpin. È nei tabulati, non nel telefono
Tra le indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli in Via del ciclamino a Rimini e il misterioso accoltellamento letale di Sharon Vernezi nella Bergamasca, riprende piede il giallo della scomparsa e del ritrovamento del corpo ormai privo di vita di Liliana Resinovich, la donna sparita nel nulla a Trieste il 14 dicembre del 2021 e ritrovata cadavere nel boschetto nei pressi di un ospedale psichiatrico della città il 5 gennaio dopo. Ebbene, una telefonata cancellata sul cellulare della vittima torna a far puntare i riflettori sul buio del mistero: gli investigatori, infatti, hanno, trovato delle diversità tra i tabulati telefonici e il contenuto dell’IPhone della donna. È
Liliana Resinovich, il mistero s’infittisce
O meglio come spiega nel dettaglio tra gli altri Il Gazzettino, nei tabulati al vaglio degli inquirenti comparirebbe una chiamata tra la donna e l’amante che risale al 14 dicembre 2021, giorno della scomparsa. Una novità investigativa che getta nuove ombre su un caso che la procura inizialmente avrebbe archiviato come suicidio – per quanto anomalo: il corpo di Liliana Resinovich fu rinvenuto avvolto in sacchi della spazzatura, con in testa un sacchetto di plastica che, insieme a una prima autopsia, ha indotto gli inquirenti ad archiviare il caso come un suicidio per asfissia auto-indotta – e che un magistrato ha voluto riaprire volendo vederci chiaro, specie dopo le sollecitazioni di amici e familiari della donna. Il fratello della Resinovich, Sergio, in testa a tutti.
Liliana Resinovich, la chiamata cancellata con l’amante Claudio Sterpin nel giorno della scomparsa
Non a caso, allora, i controlli aggiuntivi sono stati disposti dalla Procura in seguito ad una specifica richiesta da parte dell’avvocato del fratello della vittima: Nicodemo Gentile. Richiesta, come sottolineato dallo stesso legale, «tendente a verificare le cause dell’attivazione della segreteria telefonica in data 14/12/2021 ore 10.56». Secondo Gentile, dunque, «gli esperti hanno riscontrato una anomala discrasia tra quanto risultante dai tabulati telefonici e telematici e quanto è stato memorizzato dal dispositivo». Dunque, il mistero si infittisce ma delimita i contorni fin qui confusi di un giallo che ormai da tre anni tiene con il fiato sospeso non solo i diretti interessati, ma una comunità intera sollecitata da approfondimenti e scoop televisivi.
C’è nei tabulati, ma non nel suo cellulare
Nelle ultime ore, mentre gli esami scientifici e autoptici proseguono e allungano i tempi di risposte e acquisizioni, i tecnici al lavoro sulla ricostruzione degli spostamenti e i movimenti della donna tracciabili attraverso celle e messaggistica telefonica, nel corso di accertamenti sul dispositivo della vittima si sono ritrovati alle prese con una «anomala discrasia «tra quanto risultante dai tabulati telefonici. E quanto memorizzato dal telefono cellulare di Liliana Resinovich».
In altre parole: la chiamata intercorsa nel giorno fatidico della scomparsa tra la donna e l'”amico speciale” Claudio Sterpin – dal primo istante impegnato alla ricerca della verità sulla strana morte della donna che, a sua detta, mai si sarebbe suicidata. E con cui, assicura, avrebbe voluto sposarsi, e di sicuro andare a convivere – c’è nei tabulati, ma non nel suo cellulare.
Liliana Resinovich, la richiesta del fratello di acquisire il dato nelle indagini
Di più. Come specifica l‘Ansa: «Gentile segnala che tra le 11.24 e le 13.06 – quando Liliana è uscita ed ha lasciato il telefono a casa – dai tabulati risulta attività. Mentre non ce ne è traccia sul telefono (…). Nonostante, su richiesta della difesa di Sergio Resinovich, di recente si era provveduto a realizzare una copia esaustiva c.d Full-File-System». Secondo la difesa del fratello della vittima, si tratterebbe di una vicenda di «fondamentale importanza». Ed è per questo che i legali che lo rappresentano hanno formalizzato una istanza «affinché il quesito oggetto dell’incarico conferito al proprio Consulente Tecnico sia esteso sino a ricomprendervi l’individuazione delle ragioni per le quali si è riscontrata la predetta incongruenza. Quella tra i tabulati e il contenuto del telefono».
Si allontana sempre di più la pista del suicidio…
Quel che è certo è che si tratta di dati sensibili che necessitano di essere «inevitabilmente acquisiti all’indagine». Un’indagine sempre più articolata e complessa che, ne siamo certi, dopo i rilievi e gli studi autoptici affidati a un team capitanato dalla dottoressa Cattaneo, rivelerà altre inquietanti sorprese. Sorprese che, è altamente probabile, allontaneranno ulteriormente dalle prime suggestioni investigative e dalla pista del suicidio. Per quanto anomalo…
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