Dopo il pari di Bologna i tifosi danno fiducia all’Udinese: «Serve tempo, i nuovi acquisti cresceranno»
UDINE. Il domandone di questi giorni è: bisogna preoccuparsi per l’Udinese vista a Bologna (onestamente poco diversa da quella dello scorso anno) o non si può pretendere che un allenatore trasformi una papera in un cigno nel giro di un mese? Abbiamo rivolto il quesito ai tifosi bianconeri e la maggioranza vota per la seconda ipotesi.
Piano con le critiche, diamo tempo anche perché al Dall’Ara per un motivo o per un altro non c’era nessun acquisto in campo dal primo minuto. Semmai la preoccupazione è un’altra: conclamata la pochezza degli esterni, non è che sia il caso di intervenire sul mercato in quel reparto?
Paolo Rinaldi parte facendo i nomi: «Sanchez, Bravo, Ekkelenkamp e Karlstrom sono quattro elementi da far giocare dall’inizio e dico di più: fuori Ehizibue e Lovric a tutta fascia. Non è un esterno di ruolo, ma sicuramente meglio di Ehizibue».
Questa, quindi, la prima indicazione: dare una svolta anche dal punto di vista mentale: «A Bologna si è vista una squadra con un atteggiamento sbagliato, retaggio di quello che è accaduto lo scorso anno – aggiunge Rinaldi –, se il Bologna avesse avuto Zirkzee avrebbe chiuso il primo tempo sul 3-0. Diamo tempo a Runjaic sperando che il mercato non ci porti via qualche difensore».
Ha visto qualcosa di diverso rispetto allo scorso anno Lorenzo Furlano del Club Arthur Zico di Orsaria: «Io un po’ di carattere l’ho visto: lo scorso anno cominciavamo bene le partite e le finivamo male, a Bologna è successo il contrario. Sono il primo a dire che c’è tanto da lavorare, mi auguro che qualcosina sugli esterni la società faccia. E poi confido in Sanchez, un esempio di professionalità e serietà, uno al quale i compagni di squadra non possono rispondere di no».
Cauto ottimismo anche da parte di Stefano Fioretti del Club di Terzo d’Aquileia: «Avendo una freccia come Sanchez nella faretra aspetterei a sbilanciarmi. E poi farei molto affidamento sugli acquisti “nordici”, mi riferisco a Ekkelnkamp e Karlstrom, per quanto riguarda i giovani saprà l’allenatore quando sarà il momento di gettarli nella mischia. Altri interventi sul mercato? Sicuramente sulle fasce. Kamara a sinistra qualcosa garantisce, il problema è soprattutto dall’altra parte con Ehizibue ed Ebosele. Eravamo abituati bene con Molina e Udogie».
Anche Candido Odorico accorda fiducia all’Udinese. «Non sono preoccupato, ma nemmeno tranquillo, diciamo che sto a metà strada. Ci sono molti giocatori da inserire e quindi ci vuole un po’ di tempo. Abbiamo giudicato abbastanza soddisfacente il mercato, diamo tempo all’allenatore di inserire i pezzi nuovi in attesa che arrivi qualcuno sulle fasce. Quando a suo tempo abbiamo parlato con la società ci è stato detto che stavano lavorando per rinforzare anche le corsie esterne».
Odorico punta molto su Ekkelenhamp e Karlstrom: «Credo che siano qualcosa di più di una semplice alternativa a chi ha giocato domenica a Bologna».
Chiude con un ammonimento: «Rispetto allo scorso anno il livello delle squadre della colonna di destra della classifica si è alzato quindi bisogna fare le cose per bene».
Renata Rossi, presidente del club di Spilimbergo dice: «È presto per preoccuparsi, i primi 15’ non mi sono dispiaciuti. Abbiamo pareggiato grazie a un grande Okoye, ma il portiere fa parte della squadra. In ogni caso bisogna sistemare i meccanismi in mezzo al campo e trovare due laterali all’altezza. Per dare un giudizio attendibile bisogna aspettare qualche partita».
Meno ottimista Tita Pittini: «La squadra per ora è la stessa di un anno fa, secondo me dopo oltre un mese di lavoro si dovrebbe intravvedere un po’ la nuova identità. Il problema degli esterni rimane e Sanchez può dare qualcosa ma non essere la risoluzione di tutti i problemi».
Il più critico è Marzio Paggiaro: «Thauvin dorme, gli esterni dovrebbero andare in tribuna, Lucca è presuntuoso ma i giocatori sono quello che sono e la responsabile è la società che ha fatto un altro mercato fallimentare».