La storia delle funivie di Cortina, un’epopea lunga cento anni
Un altro modo di vivere la montagna, ma anche di farla crescere e apprezzare da un pubblico sempre più ampio e di garantirne, quindi, non solo la sopravvivenza, ma anche lo sviluppo, il futuro. Il tutto nasceva 100 anni fa, nel 1924, con la costruzione del primo impianto di risalita a Cortina, dal centro al Belvedere di Pocol, simbolico atto costitutivo di un paese di montagna che diventava meta turistica invernale. È questo che si festeggerà sabato 24 agosto nella perla delle Dolomiti, insieme ai 50 anni del Dolomiti Superski, il consorzio che garantisce 1.200 chilometri di piste con un solo skipass, ed anche a quello che potremmo definire l’orgoglio degli impiantisti, della loro capacità di fare squadra per fare business e sviluppare il territorio.
«Perché – come afferma Stefano Illing, amministratore delegato della società Lagazuoi e consigliere del Consorzio Impianti di Cortina – dopo la nascita dei primi impianti, la chiave del successo è stata proprio quella di mettersi insieme fra società delle Dolomiti. In questo modo si offre allo sciatore una gratificazione psicologica: muoversi in piena libertà sugli sci. E tutti noi sabato onoreremo questo progetto e chi ha creato la Cortina moderna, la Cortina con gli sci». L’appuntamento è alle 17 sulla terrazza della ex Funivia di Pocol, in piazza Roma, che ospita i cinque Cerchi Olimpici.
Un secolo di storia
Cento anni fa, dunque, gli impianti a fune, punta di diamante dello sviluppo tecnologico dell’epoca, entrano da protagonisti nell’economia turistica montana. A Cortina il primo impianto in assoluto, realizzato dal barone Carlo Franchetti; costruito nel 1924 e inaugurato nel 1925, unisce il centro paese al Belvedere di Pocol. La funicolare parte davanti al sagrato della chiesa parrocchiale e del “Comun vecio” , è lunga poco più di 3 km, ha cabine aperte. Poi si sperimenteranno molte altre soluzioni, come la slittovia che porta da Rumerlo alla Capanna Duca d’Aosta, inaugurata nel’36, una grande slitta per 15 persone più il conducente, trainata da un cavo d’acciaio: si tratta della porta di accesso a quella che oggi è la pista Labirinti. Nel 1938 arriverà un’altra slittovia sul Col Druscié.
Nel 1939 si inaugura la funivia che parte dalla stazione della ferrovia e sale, in due tronconi, fino al Faloria, con fermata intermedia a Mandres. Per l’epoca è un impianto d’avanguardia, una grande impresa tecnologica. Nel 1949 viene costruita la seggiovia singola Col Druscè. Nel 1951 la funivia Faloria viene prolungata in direzione dei Tondi di Faloria, con una funivia sostituita già nel 1958 da un modello più recente. Ma nel frattempo Cortina entra nella storia con le Olimpiadi invernali del 1956.
Cortina in Tv
È una candidatura che risale al 1939, quando Cortina conquista i Giochi del 1944, ma la seconda guerra mondiale cancella il progetto e allora se ne riparla nel 1956.
Un’edizione che è rimasta nella storia anche perché il suo successo viene amplificato dalla possibilità per la Rai di trasmettere l’evento. Cortina e le Dolomiti entrano nell’immaginario di tutto il mondo, la cerimonia di apertura si tiene alla presenza del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi e della madrina Sophia Loren.
Cortina possedeva all’epoca impianti appena sufficienti per gli sport invernali, di carattere turistico più che agonistico. Viene così creato un ente preposto, presieduto da Otto Menardi: tra il’52 e il’55 sono realizzati lo stadio del ghiaccio per le gare di pattinaggio, il trampolino per il salto e la pista da bob, e inoltre migliorati gli impianti di risalita con le relative piste.
La nascita di Dolomiti Superski
Le Olimpiadi danno impulso a tutto il settore. Nascono le seggiovie, sciovie e funivie di Tofana, Faloria, Cristallo, che portano fino a 3.000 metri, aprendo i comprensori delle Tofane, Cinque Torri, Averau, Lagazuoi. Tra il 1966 ed il 1971 viene costruita la funivia delle Tofane, la Freccia nel Cielo, che ancor oggi (in versione rinnovata in occasione dei Mondiali di Sci di Cortina nel 2021) collega il centro di Cortina alla cima della Tofana di Mezzo (3244 m) la vetta più elevata delle tre Tofane e la quarta per altezza di tutte le Dolomiti. Nel 1964 nasce la funivia Lagazuoi, legata alla figura dell’ingegnere Ugo Illing (1924-2013), tra i fondatori di Dolomiti Superski e autentico innovatore.
Alle sue competenze tecniche si devono infatti, nel 1965, lo studio e la realizzazione del primo sistema “skipass” , cioè la vendita forfettaria a tempo del trasporto a fune. «Prima di allora – racconta il figlio Stefano Illing – ogni impianto o società emetteva i propri biglietti singoli o la propria tessera con un carnet di ripetizioni, e gli sciatori ad ogni passaggio dovevano togliersi i guanti e cercare i soldi per pagare oppure la tessera di cartone da dieci o più corse da bucare con le pinzette.
Così proprio a Cortina, all’inizio degli anni’70, si sperimenta una tessera cumulativa, sorta di forfait che estende l’area sciabile e assicura anche una contabilizzazione più facile dei passaggi: è molto più semplice – chiude Illing – sia per gli sciatori che per le società di impianti. Gli impianti collegati fra loro non si fanno concorrenza e uno più uno fa molto più di due».
La funivia per Pocol del 1924, lo slancio dei primi impiantisti, lo sci che diventa fenomeno di massa, le immagini dei Giochi del’56 che fanno il giro del mondo, la novità mondiale dello skipass a Cortina, l’invenzione del carosello di Dolomiti Superski. Questo il film delle emozioni e dello sviluppo degli ultimi 100 anni di sci a Cortina, con l’obiettivo ormai ravvicinato dei Giochi Olimpici invernali 2026.