L’albergatore Santino Galbiati si congeda: «Lascio Cortina dopo cinquant’anni»
«È stata una sorpresa. Gli amici e colleghi albergatori e il sindaco Lorenzi sapevano che il 20 settembre lascio la gestione del Victoria e hanno voluto farmi un omaggio. Sì, lascio Cortina dopo 50 anni, ma non si sa mai, non è detto che non ritorni se dovesse presentarsi l’occasione giusta per me».
A prendere commiato da Cortina è Santino Galbiati, protagonista da mezzo secolo dell’imprenditoria alberghiera. E nella sala consiliare del municipio lo stesso Galbiati, imprenditore molto conosciuto e apprezzato per il suo impegno a favore della comunità non solo nell’ambito dell’ospitalità, ha ricevuto un doppio riconoscimento a sorpresa, dalla comunità ampezzana e dai suoi operatori alberghieri. Alla presenza, tra gli altri, del sindaco Gianluca Lorenzi, del vicesindaco nonché assessore al Turismo Roberta Alverà, della vicepresidente dell’Associazione degli Albergatori di Cortina Sandra Ruatti, e di Gherardo Manaigo e Fabiano Guerrini, entrambi membri del consiglio direttivo dell’associazione, della quale lo stesso Galbiati ha fatto a lungo parte.
Una sorpresa a tutti gli effetti, quella dell’incontro in municipio. «Mi hanno detto che dovevamo andare in Cooperativa, non avevo capito bene a fare cosa», racconta Galbiati da Milano, dove è rientrato per impegni di lavoro, «e invece mi sono trovato a brindare col sindaco. Mi ha fatto molto piacere, si vede che qualcosa di buono l’ho fatto per Cortina». E la decisione di lasciare il Parc Hotel Victoria? «Ho una certa età», spiega Galbiati, «e ho deciso di dismettere alcuni dei miei impegni e di tenere i miei quattro ristoranti di proprietà, tre a Paderno Dugnano, la mia città natale, e uno a Garbagnate».
Per quanto riguarda i 13 alberghi della sua catena, spiega, «Qualcosa ho già venduto, ne restano al momento otto». Cederà anche la gestione del Marcora a San Vito? «No, al momento no, tengo il Marcora e anche lo Chalet al Lago di Mosigo».
Una vita spesa al servizio del territorio, quella del “commenda”. Classe 1941, lombardo di nascita ma cortinese d’adozione, Galbiati ha mosso i primi passi nel settore alberghiero proprio all’Hotel Marcora di San Vito di Cadore nel 1972, per poi passare cinque anni dopo alla gestione dell’Hotel Bellevue e, successivamente, dello Splendid Hotel Venezia (1978-1995), del Savoia (1994-2004), del Park Hotel Concordia (2000 – 2017), e poi nuovamente del Savoia (2009-2020) e, ultimi anni di attività, ancora del Parc Hotel Victoria e dell’Hotel Marcora &Spa, arrivando a supervisionare con la sua catena Mythos Group, fino a 13 strutture ricettive contemporaneamente.
E dal suo osservatorio, Galbiati può gettare lo sguardo sulla situazione del turismo a Cortina. «Cosa vuole è tutto cambiato», dice, «ne parlavo proprio l’altra sera con il sindaco Lorenzi. Ha visto quanti cantieri, quante gru? Non ci sono parcheggi, si vedono tanti camper, solo camper, il traffico è impossibile. Vedremo. Di certo Cortina sta soffrendo».
Risorgerà con le Olimpiadi? «Non certo per i venti giorni dei Giochi, ma semmai per la grande pubblicità che è derivata dall’assegnazione».
Con tanti cantieri, comunque, potrebbero presentarsi delle nuove occasioni a Cortina anche per Santino Galbiati? «Per fare un’attività redditizia ormai servono almeno 80 camere e che siano realmente almeno 4 stelle», osserva il commendatore. «Sotto questa dimensione diventa difficile sopravvivere ed è il motivo per cui arrivano qui le grandi catene, i grandi gruppi internazionali. L’albergo familiare a Cortina è ormai un ricordo».
Mezzo secolo di attività, non ha mai amato apparire ed è di poche parole il commendatore Santino Galbiati, nato il giorno di Natale del 1941 a Paderno Dugnano in Lombardia. Si scioglie soltanto quando gli si ricorda che la sua carriera di albergatore è nata proprio a San Vito nel 1972, con il Marcora. «Ero in vacanza al Marcora quell’anno, a San Vito; allora lavoravo in un’azienda che faceva scaffali per ipermercati e mi venne in mente di prenderlo in gestione come hobby. L’ho rilevato, ho deciso di ristrutturarlo e mi sono messo a fare l’albergatore. Devo dire che mi è piaciuto, tanto che sono ancora qui».
E ha più volte affermato che Cortina, cittadina unica al mondo, deve svegliarsi, darsi una mossa. Adesso l’annuncio dell’addio, o forse dell’arrivederci. «Chissà», chiude Santino Galbiati, «sono a Milano e fa un caldo incredibile. Ma presto torno in montagna».