Vuelta a España 2024: Adam Yates dà spettacolo nella nona tappa, O’Connor resiste. Crolla Tiberi
Si chiude con una tappa durissima ed intensissima la prima lunghissima settimana della Vuelta a España 2024. Nella nona frazione, con partenza da Motril ed arrivo a Granada, torna a brillare la solita UAE Emirates, che aveva dovuto rinunciare al proprio capitano Joao Almeida per Covid. Adam Yates è il grande protagonista: va all’attacco da lontano, ribalta in parte la classifica generale e torna in corsa per la vittoria finale prendendosi un successo spettacolare.
Un drappello importante è andato all’attacco nella prima fase di gara: Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike), Marc Soler, Jay Vine, Adam Yates (UAE Team Emirates), Oscar Rodriguez (INEOS Grenadiers), Kasper Asgreen (Soudal Quick-Step), Patrick Konrad, Mathias Vacek (Lidl-Trek), Quinten Hermans, Xandro Meurisse (Alpecin – Deceuninck), Jonas Gregaard (Lotto Dstny), David Gaudu, Stefan Kung (Groupama – FDJ), Torstein Traeen (Bahrain – Victorious), Ruben Fernandez, Jonathan Lastra, Jesus Herrada (Cofidis), Pablo Castrillo, Pau Miquel (Equipo Kern Pharma), Nelson Oliveira (Movistar Team), Darren Rafferty, James Shaw (EF Education – EasyPost), Felix Engelhardt, Chris Harper (Team Jayco AlUla).
Quando sono iniziate le salite ovviamente il drappello si è andato a dimezzare, con il gruppo che non è riuscito a limitare del tutto i danni. Davanti la UAE Emirates ha imposto il proprio ritmo, con Yates che a circa 60 chilometri dall’arrivo ha anticipato i tempi staccando tutti i rivali nel drappello al comando. Nel frattempo da dietro in rimonta è arrivato uno spettacolare Richard Carapaz, che è andato a raccogliere a mano a mano tutti i corridori staccati.
Nel plotone non grandissime gambe sulle due ascese verso l’Alto de Hazallanas, soprattutto per il più atteso, Primoz Roglic. In crisi purtroppo è andato il nostro Antonio Tiberi che ha perso presto contatto dai big, salutando le possibilità di giocarsi le proprie carte per un piazzamento finale. L’unico che è riuscito a fare, leggermente, la differenza tra gli uomini di classifica è stato Enric Mas, che ha guadagnato una manciata di secondi sui rivali salvo poi essere ripreso.
Yates ha trionfato in solitaria, 1’39” di ritardo per un gran Carapaz (entrambi sono rientrati pienamente in lotta per la graduatoria finale), a 3’45” il gruppo dei migliori regolato proprio dalla Maglia Rossa Ben O’Connor, che oggi ha gareggiato sulla difensiva, conservando però brillantemente il simbolo del primato. Siamo al primo giorno di riposo e tutto è apertissimo, ci saranno altre dodici tappe veramente appassionanti.